Anatomia di un miracolo: i santi Faustino e Giovita all’assedio di Brescia
Recensione di Piero Galli per Brescia si legge
Un saggio di approfondimento, che disseziona uno specifico episodio della vita oltreterrena dei due santi patroni della città e cioè la loro miracolosa apparizione – il giorno di Santa Lucia del 1438 – che secondo la tradizione risolse l’assedio che opprimeva la città portando alla sconfitta degli assedianti milanesi.
“Anatomia di un miracolo. I santi Faustino e Giovita all’assedio di Brescia (13 dicembre 1438)”, edito da Morcelliana a cura dello studioso Nicolangelo D’Acunto (acquista qui), è corposo volume di studi che raccoglie interventi di numerosi studiosi incentrati sull’evento miracoloso che indusse la città a sostituire i santi vescovi Apollonio e Filastro, patroni della città fino ad allora. Ma, in “Anatomia di un miracolo” non manca una corposa parte introduttiva che ci riepiloga la vita dei patroni (martirizzati nel secolo II), le loro caratteristiche, il clima nella Brescia del loro miracoloso ritorno, e poi una parte conclusiva sul culto nei secoli a venire.
Un volume di respiro istituzionale
Il volume, 293 pagine, si apre con l’intervento di eminenti autorità locali: il prorettore vicario dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Mario Taccolini (il volume è pubblicato con il contributo dell’università), il direttore della sede di Brescia della stessa università Giovanni Panzeri, il presidente della Confraternita dei Santi Faustino e Giovita don Maurizio Funazzi e il segretario della confraternita Angelo Baronio. Quest’ultimo si allunga in una prefazione che è un vero saggio sintetico sull’origine del culto dei patroni di Brescia, assolutamente necessaria come base conoscitiva di partenza.
Poi tocca introdurre a Nicolangelo D’Acunto, docente di storia medievale e direttore del CESIME, centro di studi per la storia degli insediamenti monastici europei.
A partire da pagina 35 si alternano quindi i saggi di studiosi “anatomisti” che, progressivamente, ci svelano i dettagli di una vera e propria apparizione, per una volta non mariana, di natura bellico-difensiva, la cui eco ancora riecheggia nella città.
Geopolitica del Quattrocento, istituzioni religiose e santi guerrieri
Giancarlo Andenna chiarisce il quadro politico dell’epoca, tra i Visconti desiderosi di recuperare Brescia e i bresciani saldamente schierati dalla parte della Serenissima. Andenna parte da lontano, dalla guerra di Chioggia del 1379-80, senza però citare la battaglia del 1401, realizzando una buona ricostruzione incentrata soprattutto sul ruolo di Venezia nei territori di terraferma.
Dopo dieci pagine, passa la parola a Fabrizio Pagnoni che spiega vita religiosa e istituzioni di quegli anni, nei quali è vescovo Francesco Marerio. Seppur nel quadro generale di un’ottima ricerca, troviamo qui la probabile data errata d’insediamento di Pandolfo Malatesta nelle stanze del palazzo episcopale, o case del vescovato (“sin dal” 1407, anziché “fino al”). Al di là di tutto, il testo è molto ricco di dati e di dettagli interessanti, sempre utili come premessa alla vicenda del miracolo.
Così Guido Cariboni ci parla dei militari prima dell’assedio e della spinosa questione dei “santi guerrieri”, o “soldati di Cristo”, combattenti non violenti, per la salvezza delle anime.
Il ‘miracolo’: fonti storiche e scritti successivi
Il saggio di Simone Signaroli entra nel merito, descrivendo l’assedio del 1438, come riportato nelle fonti umanistiche. Apprendiamo così come nelle provvisioni comunali l’intervento divino è immediatamente registrato. Poi, soprattutto, vediamo come le cronache successive all’evento, a distanza di un mese, già descrivono i Santi Faustino e Giovita sulle mura assediate. Divertente poi, per il suo contenuto ironico, lo scambio di lettere avvenuto durante l’assedio, fra i soldati viscontei e quelli bresciani.
Ci avvicina ai tempi nostri il saggio di Ennio Ferraglio, nel quale la veridicità del miracolo è messa in dubbio addirittura dal cardinal Querini, nel XVIII secolo, che ammette la poca loquacità delle fonti più antiche, quelle a ridosso dei fatti. Querini, sulla questione, sceglie la via della discussione erudita, portando anche prove a favore del miracolo.
Un volume prezioso per andare alle radici del culto
La disamina prosegue in molti altri saggi di importanti studiosi di storia e letteratura, filologi e storici del medioevo e dell’età moderna: Alessia Cotti (la leggenda volgare), Mario Trebeschi (il miracolo celebrato), Simona Gavinelli (testimonianze scritte), Maria Teresa Rosa Barezzani (il miracolo in musica), Giuseppe Fusari (immagini del miracolo), Elisabetta Conti (storia e leggenda per le vie di Brescia). Tutti testi molto interessanti, anche se talvolta i contenuti vengono necessariamente ripetuti.
Un corposo volume di studi, con diverse illustrazioni anche a colori e preziose note, ci aiuta a riscoprire le radici di un culto che ogni anno, con la più importante fiera cittadina, riporta i bresciani a celebrare la memoria dei santi Faustino e Giovita.
Un libro certamente di alto profilo, prezioso per gli appassionati dal palato fine, disponibile nelle librerie e negli store online a poco meno di 30€.
Titolo: Anatomia di un miracolo. I santi Faustino e Giovita all’assedio di Brescia (13 dicembre 1438)
Autore: Nicolangelo D’Acunto
Editore: Morcelliana (2019)
Genere: Saggio
Pagine: 320
Isbn: 978-8837232221
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