“Brescia che storia!”: arte, storia e cultura di Brescia a uso e consumo del pubblico più giovane nelle guide illustrate di Mirka Pernis e Chiara Gafforini

Recensione a cura di Candida Bertoli per Brescia si legge

“Brescia che storia” è un progetto editoriale con cui la casa editrice Grafo, in collaborazione con il Giornale di Brescia, ha innovato il lavoro che svolge da tempo per valorizzare il patrimonio culturale della città. Si tratta infatti di una guida turistica a misura di bambini, in cui testi e illustrazioni sono arricchiti da giochi, indovinelli e altre divertenti e coinvolgenti attività. I contenuti sono stati affidati a Mirka Pernis, guida turistica e redattrice della rivista della Grafo AB Atlante Bresciano, mentre Chiara Gafforini, educatrice museale, si è occupata delle illustrazioni.

La collana è, per ora, composta da due volumi destinati ai lettori più piccoli, anche se in realtà la lettura si rivela piacevolissima e interessante anche per un pubblico adulto. 

Una domus, le Terme o entrambi?

Duomo vecchio, Piazza Paolo VI
Il Duomo medievale di Brescia che viene soprannominato “la Rotonda” è uno degli edifici più antichi della città. Nella sua cripta molte delle colonne e dei capitelli sono pezzi di edifici romani, reimpiegati nell’alto Medioevo per sostenere la volta dell’edificio.
Anche sotto il pavimento davanti al presbiterio si vedono pavimenti con mosaici a tessere bianche e nere, pavimenti lastricati in pietra e canalette che servivano per far passare il calore. Facevano parte di una domus o di un impianto termale, oppure di una domus con un impianto termale esclusivo. Ancora non si sa con certezza. Di sicuro, però, sopra questi edifici è stata costruita la chiesa.

Brescia che storia! Un viaggio alla scoperta della città romana di Brixia di Mirka Pernis e Chiara Gafforini

Il primo libro, “Brescia che storia! Un viaggio alla scoperta della città romana di Brixia” (Grafo, 2021 – acquista qui) ci porta alla scoperta di Brixia, la città modellata dai Romani nel periodo che data fra l’età tardo repubblicana (circa il primo secolo avanti Cristo) e i primi secoli dell’impero (circa due secoli dopo Cristo).

Dopo un breve inquadramento geografico e storico, le autrici ci svelano la storia dei maggiori monumenti romani del centro storico cittadino per poi incuriosirci con alcuni dettagli, come le tavole lusorie, scacchiere con cui gli antichi abitanti di Brescia solevano passare il tempo sfidandosi a giochi simili alla dama, o raccontarci, con la stampa dell’epoca, l’entusiasmo della città dopo il ritrovamento della Vittoria Alata.

Ai giovani lettori è proposto poi di trasformarsi in piccoli detective, per guidarli a osservare i dettagli e gli aspetti più insoliti della città antica.

Sette tappe per scoprire le piazze della città

Come era: venditori in Piazza
Le città antiche erano molto animate durante il giorno. C’era sempre qualcuno che comprava o vendeva qualcosa agli incroci delle strade o nei pressi delle fontane dove spesso la gente si riuniva, ma soprattutto nelle piazze dedicate ai mercati. Qui i venditori avevano diversi tipi di “negozio”: c’era chi appoggiava i cesti con le merci e gli strumenti del mestiere direttamente sul selciato della piazza, chi portava dei tavoli e li apriva al momento e, infine, quelli che avevano dei banchi fissi di legno con un tetto in paglia. Anche piazza del Mercato era proprio così.

Brescia che storia! La città e le sue piazze: un viaggio nel tempo e nella bellezza di Mirka Pernis e Chiara Gafforini

Il secondo volume – ma speriamo non l’ultimo della serie – “La città e le sue piazze: un viaggio nel tempo e nella bellezza” (Grafo, 2023 – acquista qui), si focalizza invece sulle piazze della città, con un percorso in sette tappe che partendo da Piazza Arnaldo ci conduce a Piazza del Mercato, attraversando la città da est a ovest. 

Le autrici, nel presentarci la città attuale, fanno rivivere le atmosfere che i nostri antenati potevano assaporare nelle piazze cittadine antiche e recenti: ci raccontano la vivacità dei mercati che le animavano, la bellezza degli antichi palazzi che vi si affacciano, la storia degli alberi frondosi che le decoravano e i momenti bui, come la strage di Piazza della Loggia del 28 maggio 1974, che lì sono stati vissuti.

Come nel primo libro, i bambini (ma perché no, anche gli adulti) sono invogliati a scoprire dove si nascondono i mostri marini e gli animali, reali e immaginari, che decorano fontane e palazzi cittadini e a immaginare come si svolgeva la vita in città, tra giostre e quartieri scomparsi.

Delle guide di Brescia a misura di bambino

La lettura dei due volumi è resa accattivante dall’uso di un linguaggio preciso, semplice ma ben articolato. La ricostruzione di elementi architettonici o di oggetti non più esistenti è stata realizzata con estremo rigore filologico, basandosi su documenti reali.

Inoltre, poiché le autrici sono esperte professioniste, ma anche mamme di bambini in età scolare, il livello di interessamento e gradevolezza degli argomenti proposti è stato testato innanzitutto su di loro, superando così l’esame forse più difficile.

La nostra bellissima città ci viene mostrata vista dall’alto, e così possiamo scoprirne alcuni aspetti nuovi, come fossimo l’uccellino che ci guarda curioso dall’angolo delle pagine.


Brescia che storia!

Titolo: Brescia che storia! Un viaggio alla scoperta della città romana di Brixia
Autore: Mirka Pernis e Chiara Gafforini
Editore: Grafo e Giornale di Brescia, 2021

Genere: Guida per bambini
Pagine: 115
ISBN: 9788854930421

Se vuoi acquistare questo libro online, fallo attraverso questo link: sosterrai il progetto Brescia si legge.

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Titolo: Brescia che storia! La città e le sue piazze: un viaggio nel tempo e nella bellezza
Autore: Mirka Pernis e Chiara Gafforini
Editore: Grafo e Giornale di Brescia, 2023

Genere: Guida per bambini
Pagine: 124
ISBN: 9788854930735

Se vuoi acquistare questo libro online, fallo attraverso questo link: sosterrai il progetto Brescia si legge.

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Candida Bertoli

È laureata in Giurisprudenza e dottore di ricerca in diritto amministrativo comparato: la tesi di dottorato, sulla protezione dei beni culturali, è depositata all’Unesco, a Parigi. Adora leggere fin da quando era bambina e le sue passioni sono l’arte e la storia. Per anni ha gestito i volontari del FAI sia a livello cittadino che regionale e ama raccontare Brescia. La sua casa è piena di libri, in ogni spazio possibile e di ogni genere. Partecipa al Festival della Letteratura di Mantova da sempre, e nel 2019 le è stato conferito il premio di “Massimo esperto della storia del Festival”

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