“Brescia. Scarabocchi e sentimenti”: un pregevole libretto illustrato per raccontare un’idea di città attraverso immagini coinvolgenti ed evocative
Letto e recensito da Silvia Lorenzini per Brescia si legge
Cos’è Brescia per me? Chissà chi di noi se l’è mai chiesto. C’è chi a Brescia è nato e cresciuto, chi vi si è trasferito per lavoro, per amore, per studio. Per altri Brescia è una parentesi della propria vita, un periodo circoscritto legato a una situazione personale; qualcuno magari ama fare una scappata “in centro” ogni tanto, da turista o per visitare degli amici. E tanto altro ancora. Se ciascuno di noi dovesse quindi rispondere alla domanda “cosa rappresenta Brescia per me”, che parole userebbe? Un’interessante città d’arte? Il posto dove si conosce un ristorantino delizioso? Una laboriosa città del Nord? Il luogo delle proprie radici? …
Mariaelena Scaglia, giovane designer e illustratrice bresciana, ha racchiuso in un delizioso volumetto la propria idea di Brescia coi suoi spazi, i suoi riti, le sue peculiarità. E anche se in “Brescia. Scarabocchi e sentimenti”, (Gam editrice, 2023, acquista qui), di parole ce ne sono ben poche, il grazioso libretto (con prefazione di Laura Castelletti) riesce a fornire molte delle risposte che tutti noi sapevamo di avere, ma non riuscivamo a formulare.
Una pregevole raccolta di disegni per una Brescia capace di emozionare
“Scarabocchi e sentimenti” è, dunque, un libro costituito solo da immagini, in cui troviamo rare e selezionatissime parole. Come si diceva, Mariaelena Scaglia, classe 1994, si occupa di disegni: nasce come architetto (ha studiato al Politecnico di Milano e all’Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Madrid), ma ha interessi che spaziano anche in direzione del design e dell’illustrazione.
Ma non si tratta, come si potrebbe credere, di un volume fotografico, né di una guida, bensì, come si legge nel risvolto di copertina, di “una raccolta di disegni, che tende a restituire un’impressione di Brescia”. Un volume di schizzi, dunque, anzi di scarabocchi che, come puntualizza opportunamente Laura Castelletti nella premessa, vengono tutti insieme a comporre “un piccolo gioiello, un delizioso compendio dei simboli materiali e immateriali che contraddistinguono Brescia e la sua provincia, dei suoi luoghi e delle abitudini dei suoi abitanti”.
Il librino (si tratta di 111 pagine in formato 15×15) è di realizzazione curatissima: gli schizzi campeggiano sulle pagine dispari, all’interno di uno spazio bianco che mette in risalto le immagini e ne costituisce, al tempo stesso complemento e fondamento. Gli “scarabocchi” sono realizzati, con tratti puliti e decisi, in bianco e nero, accompagnati da un uso misurato e studiato di poche macchie di colori pastello, volte a focalizzare l’attenzione del lettore su alcuni punti specifici.
In ogni immagine pieni e vuoti dialogano fra loro, evidenziano, selezionano, raccontano. La qualità e lo spessore della carta (Fedrigoni – Arena 100 g/m2) ci restituiscono un’esperienza sensoriale completa, in cui vista e tatto contribuiscono in pari misura a “sentire” le immagini e ciò che narrano, a stabilire una relazione d’amicizia con luoghi e oggetti.
Un emozionante compendio di simboli materiali e immateriali
A una prima impressione, gli scarabocchi si presentano senza un ordine evidente, ma basta prestare un po’ di attenzione per capire che non è così: Marialena Scaglia ci prende per mano e ci accompagna per la sua Brescia.
Innanzitutto il lago d’Iseo con Montisola, la mitica incursione di Christo, la Franciacorta coi suoi vini. Poi, entriamo in città da porta Milano, arriviamo alla Pallata con il suo orologio, per approdare nel cuore del centro, in Piazza della Loggia. Qui non può mancare lo sguardo sui Macc dè le ure, per proseguire poi con la vista sui “duomi”, sul rinoceronte di Piazza Vittoria, il Foro e Santa Giulia, il Corso e il Teatro, il Castello, il Carmine, la Maddalena, Piazzale Arnaldo. In chiusura, riprendendo in modo circolare l’inizio, ancora un lago: quello di Garda, con il Vittoriale e Sirmione. E in mezzo la vita, la storia, le tradizioni. Qui Mariaelena Scaglia sceglie con intelligenza alcuni dei simboli più cari ai Bresciani e riguardo ai quali è più facile affermare “sì, quando penso a Brescia, penso a questo”: le vasche sul corso, il pirlo, il bertagnì, il bossolà, la 1000 miglia, lo spiedo, la Vittoria Alata, l’arrivo di Santa Lucia, il brescianissimo “pota”. Ma anche la metro, la cui realizzazione per la città è stato il risultato di un percorso non semplice, oppure i luoghi simbolo di Capitale della Cultura come la Pinacoteca Tosio Martinengo e la Queriniana.
Si tratta di una selezione è ovvio. Qualcuno potrebbe obiettare che Brescia è anche montagna, produttività, mille altre cose. Ma quella che Marialena Scaglia vuole offrire è una delle possibili idee di Brescia, quella in cui “io sono il luogo, e il luogo è me”, come scrive Rosso Rota in una delle pagini finali.
E davvero, ogni piccola pagina è una piccola emozione.
Titolo: Brescia. Scarabocchi e sentimenti
Autore: Marialena Scaglia
Editore: Gam Editrice, 2023
Genere: Album illustrato
Pagine: 111
ISBN: 9788831484909
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