“Il Cammino di Carlo Magno e la Via Valeriana”: una guida chiara e completa per scoprire, tra natura e storia, due cammini leggendari
Recensione di Silvia Lorenzini per Brescia si legge
Se state pianificando un tour alla scoperta delle bellezze della Valle Camonica, il volume di Andrea Grava e Antonio Votino, “Il cammino di Carlo Magno e la Via Valeriana” (Monte Rosa Edizioni, 2021 – acquista qui) è uno strumento imperdibile.
Il libro, costituito da due sezioni dedicate rispettivamente al Cammino di Carlo Magno e alla Via Valeriana, si presenta come una guida snella, chiara e ricca di informazioni riguardo ai due itinerari che si snodano attraverso il lago d’Iseo e la Valle Camonica con le sue Incisioni Rupestri, primo sito italiano riconosciuto dall’Unesco.
Il Cammino di Carlo Magno: un viaggio nel tempo fra le bellezze della Valle Camonica
I due giovani autori, amici e appassionati di escursionismo, sono partiti dalla loro approfondita conoscenza del territorio e dall’amore che entrambi nutrono per la valle in cui risiedono, per arrivare nel 2018 a prendere l’iniziativa di allestire il Cammino di Carlo Magno sulla base di una ricostruzione del percorso operata circa un decennio prima dal Distretto Culturale della Valle Camonica, con un’operazione che ha coinvolto volontari e istituzioni nell’organizzazione, manutenzione e promozione del tracciato.
Il Cammino, che va dalla Città Alta di Bergamo a Carisolo, in Val Rendena, prende il nome da una leggenda del XV secolo: Carlo Magno, re dei Franchi, dopo aver sconfitto nel 774 il re longobardo Desiderio, diretto a Verona, roccaforte del regno, passò per Lodi, Bergamo, Lovere, da lì, quindi, in Valle Camonica fino a Ponte di Legno e il Tonale, per arrivare poi in Trentino e infine a Verona. Lungo il suo cammino, ovviamente, Carlo non mancò di conquistare i castelli dei signori locali, di convertire le popolazioni pagane incontrate, di costruire nuove chiese per consolidare la cristianizzazione di quelle genti e celebrare così la propria gloria di sovrano vittorioso e pio. La leggenda tardomedievale andò poi affermandosi progressivamente nei secoli successivi, arricchendosi di particolari ed episodi. D’altra parte, nel pieno delle inquietudini religiose del XVI secolo e nell’affermazione di movimenti ereticali che videro la progressiva diffusione del luteranesimo nelle zone di cultura germanica, la Chiesa individuò in Carlo Magno, sovrano carismatico, leggendario fondatore di un impero sacro e romano, evangelizzatore dei miscredenti, una figura in grado di promuovere presso il popolo i valori dell’ortodossia cristiana. E ciò spiega il successo di una leggenda radicata nella cultura popolare.
Nella mancanza di riscontri storico-archeologici accertabili relativi agli avvenimenti leggendari, risulta però impossibile sapere quali vie o sentieri il sovrano franco abbia esattamente percorso. Per questa ragione, pertanto, il cammino è stato ricostruito sulla base di una serie di tracciati praticati fin dall’antichità e che si può ipotizzare siano stati almeno in parte utilizzati da Carlo Magno in una sua marcia attraverso la valle. Il cammino si svolge per lo più lungo la mezza costa dei rilievi montani in un’altitudine che varia dai 380 m s.l.m. di Bergamo città Alta fino ai 1300 m s.l.m. di Ponte di Legno, consentendo agli escursionisti di immergersi nella storia della Valle e, più ampiamente, nella Storia: lungo i 225 km del percorso si ha l’occasione di ammirare le incisioni rupestri del Parco di Naquane, di osservare i resti della civiltà romana come il sito del tempio di Minerva a Breno, di immergersi in borghi medievali, di godere delle bellezze dell’arte rinascimentale (testimoniata qui dalla presenza di Girolamo Romanino, Paolo da Caylina il giovane, Pietro da Cemmo), fino a visitare il MUSIL, il Museo dell’energia idroelettrica di Valcamonica a Cedegolo.
Il volume di Grava e Votino, che costituisce la guida ufficiale del Cammino, illustra cinque delle tappe del percorso, da Lovere a Ponte di Legno, ma non tratta le tre nuove tappe bergamasche (Valli d’Argon, Val Cavallina e Val Borlezza) aggiunte nel Novembre 2021 al Cammino e le quattro nuove tappe trentine aggiunte nella primavera 2022 (Val di Sole e Val Rendena).
La via Valeriana, connubio di natura, arte e storia
Il percorso della Via Valeriana si snoda in nove tappe per un totale di 140 km a partire da Pilzone d’Iseo. All’altezza di Edolo il tracciato, che ricalca in parte la rete di sentieri antichissimi utilizzati fin dalla preistoria, si divide in due tronconi, di cui uno termina al Passo del Tonale, l’altro al Passo dell’Aprica.
Sull’origine del nome non vi sono certezze: una prima ipotesi la fa risalire al console Gaio Publio Licinio Valeriano a cui si dovrebbe, nel III sec. d.C., il tracciato d’epoca romana, ma esiste anche una seconda teoria per cui il nome deriverebbe da Vallesiana o Valleriana, termine che si trova anche in Valtellina o in altre zone di montagna e che indica un percorso che si snoda in una valle.
Anche questo itinerario, come il Cammino di Carlo Magno, si mantiene per lo più lungo la mezza costa dei rilievi montani, raggiungendo solo in alcuni casi zone più elevate o i paesi del fondovalle e, per quanto agevole, non va sottovalutato per la presenza di alcune salite e discese abbastanza impegnative, dovute all’andamento irregolare dei monti.
Come sostengono Grava e Votino, l’interesse della Valeriana è costituito soprattutto dagli aspetti naturalistici. Risalendo la valle, l’escursionista ha modo di “leggere” la straordinaria morfologia del territorio, dalle arenarie della bassa valle alle scisti di Edolo e micascisti del Tonale, alla batolite dell’Adamello, venendo a contatto con paesaggi diversissimi e con biotopi tutti da scoprire, ricchi di specie animali (cervi, ungulati selvatici, aquile, mustelidi come il tasso, la faina, la donnola o l’ermellino), “privi dei connotati postindustriali che hanno invece le periferie di alcuni centrali abitati e di altri luoghi alterati”. Ma anche dal punto di vista storico e storico- artistico il percorso è un fiorire di piccoli grandi gioielli che testimoniano la vitalità della valle nei millenni. Solo per citare alcuni dei tanti aspetti meritevoli di attenzioni, vanno ricordati gli affreschi di Girolamo Romanino nella Chiesa di Santa Maria della Neve a Pisogne, il parco Archeologico di Cividate Camuno, il Santuario della Via Crucis di Cerveno con le sculture lignee di Beniamino Simoni da Saviore, il Parco Archeologico dei Massi di Cemmo.
Una guida preziosa per percorrere e conoscere la valle
La guida, come si diceva, è assai ben corredata da immagini e informazioni preziose: per ciascuna tappa viene indicato lo sviluppo chilometrico, il dislivello positivo e negativo e il livello di difficoltà. Inoltre, per ogni tappa viene fornita una sintetica descrizione del percorso, seguita da una più dettagliata, in modo che l’escursionista individui facilmente i punti di riferimento necessari all’orientamento e che, d’altra parte, sia informato degli aspetti notevoli osservabili sul territorio. Uno dei punti di forza del volume è, infatti, quello di non limitarsi alla descrizione dell’itinerario, ma di proporsi anche come guida alla conoscenza della Valle Camonica attraverso schede di approfondimento dei suoi aspetti storico, naturalistici, antropologici.
Infine, un’ultima importante precisazione: volutamente, nel volume non compare alcuna indicazione relativa alla strutture ricettive presenti sul territorio, in quanto si rimanda, per gli aggiornamenti sulle aperture e chiusure di alberghi e luoghi di ristoro, ai siti specifici dei due cammini (www.camminodicarlomagno.it, www.viavaleriana.it ). Il consiglio di chi scrive è quello di integrare, dunque, l’utilizzo della guida con la consultazione dei siti: l’escursionista stanco e affamato non tarderà ad accorgersi che, accanto a infinite bellezze storiche, artistiche e naturalistiche, la Valle Camonica ha da offrire non pochi piaceri anche per il palato. Sul sito, inoltre, sono caricati in tempo reale gli sconti attivati per coloro che intendono usufruire delle strutture ricettive della valle e che sono dotati delle credenziali del cammino.
Titolo: Il Cammino di Carlo Magno e la Via Valeriana
Autori: Andrea Grava, Antonio Votino
Editore: MonteRosa Edizioni, 2021
Genere: Guida turistica
Pagine: 208
ISBN: 9788832260083
Incontrarci non è stato facile, ora non perdiamoci di vista! Iscriviti alla nostra newsletter per essere aggiornato su ciò che accade sulla “scena letteraria bresciana”