“Tutto d’un fiato”: quando la parola eroe assume un significato più profondo
Recensione di Chiara Massini per Brescia si legge
La parola eroe è spesso abusata, “sei un eroe!” sentiamo spesso ripetere, ma cosa significa davvero? Insegniamo ai bambini che gli eroi hanno una maschera e un mantello e che salvano il mondo dai cattivi. Ma in realtà quella è un’allegoria della vita quotidiana. I veri eroi vivono tra noi e spesso non ce ne accorgiamo, appunto perché troppo abituati a pensarli solo come supereroi che volano e lanciano ragnatele. Ma gli eroi di tutti i giorni sono quelli che non si fermano davanti agli ostacoli, se c’è un problema si ingegnano per trovare una soluzione, e in alcuni casi quella soluzione può salvare molte persone.
Sono quelli che con le qualità personali, una stampante 3D e un pizzico di fortuna, riescono a ridare ossigeno ai malati in ospedale. E dove accade questo vi chiederete, in qualche città americana o nella più all’avanguardia Corea? No, proprio qui vicino a noi, a pochi passi da casa nostra. Perché quando chiedi ad un eroe aiuto, non ha tentennamenti, prende sé stesso e si butta a capofitto nell’impresa.
“Tutto d’un fiato” (Hoepli, 2020 – acquista qui) è la storia di un gruppo di eroi guidati dall’ingegnere Cristian Fracassi che in piena pandemia 2020 riesce a ridare speranza a molte persone, realizzando una (apparentemente) banale valvola in tempi record e adattando una maschera da snorkeling a respiratore, il tutto raccontato in forma di romanzo dall’avvocato Federico Vincenzi.
Tutto ebbe inizio con una telefonata
“Tutto ebbe inizio con una telefonata”, una mattina, quando già Brescia era diventata una città fantasma e i suoi abitanti imprigionati in casa cercavano di tirare sera tra lezioni online, partite a carte e riunioni di lavoro virtuali. Quando uno starnuto faceva lo stesso effetto di un attentato e quando la distanza era dovuta soprattutto alla paura. Fracassi, ingegnere e cofondatore dell’azienda Isinnova, viene contattato perché c’è un’emergenza: l’ospedale di Chiari sta finendo le valvole per i respiratori e la casa madre non riesce a procurarle in tempo. È il panico, senza quella valvola moltissime persone non hanno la possibilità di sopravvivere. Tutte necessitano di ossigeno e l’ostacolo è un piccolissimo pezzo di plastica chiamato valvola Venturi.
Pensai che un dettaglio può salvare o togliere una vita, e quel dettaglio era un pezzo di plastica.
“Tutto d’un fiato”, Cristian Fracassi (con Federico Vincenzi)
Il team si mette subito al lavoro, un po’ con l’incoscienza di chi è generoso, un po’ per riempire quelle giornate tutte uguali dove ci si sentiva solo inutili. Senza pensarci due volte disegna la valvola e la concretizza con la stampante 3D in suo possesso. Ma fin dall’inizio le cose si rivelano più difficili del previsto, tra ostacoli burocratici e problemi legali. Unito a tutto questo c’è il fatto che per provare se effettivamente funziona bisogna andare in ospedale e testarla sui malati. Entrare cioè in quelle fortezze blindate dove si respira morte, con la paura di portare a casa quel virus invisibile. Gli ostacoli però sono fatti per essere superati e grazie al sostegno di tutti e alla testardaggine di Cristian, il gruppo riesce non solo a realizzare la valvola, ma decide di rendere di pubblico dominio il disegno per permettere a molte più persone di sentirsi utili, costruendo da sé il pezzo.
Non si chiese quanta vita sua dovesse donare per fare quel che avrebbe fatto. Lo fece e basta.
“Tutto d’un fiato”, Cristian Fracassi (con Federico Vincenzi)
I problemi non sono ancora finiti
L’obiettivo era stato raggiunto e dopo settimane di lavoro no stop si preparavano tutti a un po’ di riposo ma avete mai visto un eroe sedersi in poltrona a leggere un libro? Un altro problema li attendeva dietro l’angolo. Una nuova valvola e un nuovo tipo di respiratore: questa volta dovevano modificare una maschera da sub. La foto di uno degli ingegneri, Alessandro Ramaioli, con indosso una maschera Decathlon ha fatto il giro del mondo, è diventata il simbolo di un Italia e di una città, Brescia, che ha saputo rimboccarsi le maniche e reagire. Perché, come si dice nel libro, “questa è la nostra terra, Brescia. Dove se c’è un problema lo si risolve”.
Anche questa sfida viene accolta con entusiasmo e un pizzico di temerarietà, superando le rimostranze di molti, i timori di alcuni medici e le proprie paure. Perché qui ci sono in ballo delle vite, è una corsa contro il tempo e “non funziona” non è contemplato nelle opzioni. Deve funzionare. Per forza. Ed è così che anche questa battaglia viene vinta non solo dal team Isinnova ma anche da tutte le persone che hanno dato il loro contributo da tutte le parti d’Italia, anche da Bergamo, quella città con cui c’è stata da sempre una rivalità campanilistica, ma che in quel frangente ci ha visti uniti nel dolore e nella lotta.
Una storia di sentimenti ed emozioni
“Tutto d’un fiato” non è solo una storia di vittorie e sconfitte, una storia che ha fatto il giro del mondo, che è finita sui principali quotidiani internazionali e che ha raggiunto anche il Moma di New York. È soprattutto una storia di sentimenti ed emozioni: il coraggio di affrontare una sfida dopo l’altra, la paura di non farcela in tempo e di portare il virus in casa, la speranza nel vedere il proprio progetto prendere forma, lo sconforto dopo l’ennesimo limite posto dalla burocrazia e la gioia mista a commozione nel vedere i sorrisi degli infermieri e le facce dei malati che guarivano.
È una storia di persone normali, forse con un pizzico di follia in più, che proprio per questo si sono meritate il titolo di eroi. Persone che non si sono tirate indietro quando avrebbero potuto farlo, ma che hanno messo in pausa sé stessi per aiutare gli altri. Perché “un eroe è uno che dona la vita, senza calcoli, senza programmi. La dona perché ascolta il cuore prima della testa”. Una storia che ti toglie il fiato per l’emozione e che ci fa rendere orgogliosi dei nostri eroi.
Titolo: Tutto d’un fiato
Autore: Cristian Fracassi (con Federico Vincenzi)
Editore: Hoepli, 2020
Genere: Memoir
Pagine: 192
ISBN: 9788836000241
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