L’ultima raccolta in versi di Enrica Recalcati: la poesia che non serve a nulla, ma che è essenziale

Letto e recensito da Federico Migliorati per Brescia si legge
Semplice e diretta, essenziale e incisiva: la poesia di Enrica Recalcati accoglie il lettore nel suo universo quotidiano, tra meditazioni e annunci, realtà e immaginazione, buoni sentimenti e coraggio. Milanese di origine, ma bresciana d’adozione, attiva in molti ambiti (dall’arte al teatro), vincitrice di diversi premi e autrice di testi pubblicati su quotidiani e riviste, Recalcati esordisce nell’editoria nel 2012 dando alle stampe “La pistola sotto il banco” per poi ripetersi a cadenza quasi annuale (ricordiamo anche “La particella sconosciuta”, romanzo pubblicato da Edizioni Il Viandante nel 2023) e dare forma, tra l’altro, a un’interessante antologia di poeti bresciani, uscita nel 2021 per Swanbook.
La poesia, certo, è il “cuore” pulsante del suo mondo, necessaria presenza nel viatico del tempo, insostituibile elemento nel mosaico della vita. Come dimostra il libro in oggetto apparso lo scorso anno, “Fieno Erba fresca Sale Carote”, edito da Liberedizioni. Qui Recalcati ci porta a conoscenza del suo universo-mondo dove tutto è perennemente in bilico, a rischio smarrimento e disfacimento eppure tutto è altrettanto fondamentale nel suo compiersi: nulla di ciò che attraversiamo e che abitiamo in ogni momento deve lasciarci indifferenti per quanto struggente e nostalgico possa essere.
Mi prende
questa malinconia della vita
che non è altro che
amore infinito
desiderio di infinito amore
È l’amore il paradigma, il requisito attorno a cui ruotano azioni e riflessioni di questa “povera donna, soffocata dal fare” (così si definisce), in costante tensione verso nuovi orizzonti, protesa in una molteplice, proteiforme conquista di ulteriori spazi, affamata di cultura, ma altresì di solidarietà tra umane creature. E ci pare di rivedere un poeta-sacerdote come Clemente Rebora quando asseriva: “Ferma il mio dire, se non dico il vero”. Anche nell’artista bresciana consideriamo il dato di realtà, soggetto naturalmente all’interpretazione personale, quale cardine di ogni considerazione, snodo focale di quanto viene offerto al lettore senza rinunciare all’uso variegato di metafore per arricchire il significato. Così, di fronte al “muro dell’indifferenza”, serve una marcia in più, una simbiosi con il sofferente, il vinto, la donna e l’uomo in difficoltà.
Basterebbe
alzare lo sguardo
e vedere oltre
È questa la lezione sincera che viene offerta al nostro tempo, preda di tregende e tragedie. Dare respiro ai versi equivale a trovare una valvola di sfogo per addolcire i giorni, per renderli intensi, in ciò inferendo la suprema testimonianza di Rita Levi Montalcini: “Il desiderio di un poeta – ci ricorda l’autrice – è solo quello di poter volare libero”.
Senza costrizioni, senza infingimenti, una libertà che solo la letteratura può concedere. E per quanto scrivere versi “non serva a niente”, leggiamo nell’introduzione della raccolta, ecco che è paradossalmente proprio quel niente ad apparire essenziale, a cui non è possibile rinunciare. “Sospesa tra terra e cielo”, mentre ci si immedesima nel volo senza sosta di un gabbiano, sorge poi la domanda delle domande, sull’esistenza di un Dio onnipotente, ma la cui risposta è lasciata nell’imperscrutabile silenzio di ciascuno di noi come per ogni altro dilemma (“sono attonita davanti ai perché”). Rinnovarsi ogni giorno, riscoprire la bellezza di ciò che ci circonda, restituire costantemente valore all’esistenza rappresentano allora le impronte da seguire lungo il cammino, in cui “vorrei che la speranza possa diventare avvenire” per irrobustire ogni azione umana.
In questo libro Recalcati cerca “un approdo sicuro, sul ceppo del molo, terraferma, per placare il mio dolore in volo. Una metafora per raccontare poeticamente la vita, la mia o la vostra non importante, ciò che conta sono le parole, semi di verità regalati dall’immaginazione perciò splendenti lucciole nella notte, parole testimoni di bellezza”. Poche, ma incisive righe per annunciare quanto sia complesso e periglioso il pellegrinaggio terreno, ma se esso è imbevuto del bello e del vero diventa un poco più sostenibile e tollerabile per tutti.

Titolo: Fieno Erba fresca Sale Carote
Autore: Enrica Recalcati
Editore: Liberedizioni, 2024
Genere: Poesia
Pagine: 89
ISBN: 9791255520450
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