“Frammenti di vite dipinte”: il meraviglioso mondo dei soffitti lignei dipinti tra il XV e il XVI secolo nel territorio bresciano nel saggio di Paola Bonfadini

Il ‘soffitto ligneo bresciano’ delle dimore laiche e religiose tra XV e XVI secolo si rivela come un interessante ‘universo’ di originali tecniche costruttive e di temi narrativi spesso in dialogo con altri ambiti espressivi: dal libro, miniato e a stampa, all’oreficeria e alla storia della moda, dall’ambito armiero fino ai riferimenti letterari classici latini e greci, accanto ai testi in volgare, specchio di una società colta e raffinata.

Paola Bonfadini – Frammenti di vite dipinte

Una nuova pubblicazione sui soffitti lignei sancisce in modo definitivo Paola Bonfadini come la massima esperta locale, tra le maggiori a livello nazionale, di questo particolare filone della ricerca storico-artistica. La ricordiamo immersa con passione nell’ambito “soffittologico” già nei primi anni Duemila, quando teneva le prime conferenze sull’argomento e pubblicava, per Starrylink, il libro: “Colori di legno – Soffitti con tavolette dipinte a Brescia e nel territorio (secoli XV-XVI)”. E, più recentemente, per il suo articolo “Dame, draghi e cavalieri: nuovi studi sui soffitti lignei bresciani (XV-XVI secolo)” apparso in un recente libro sull’argomento pubblicato da Silvana Editoriale [D’Arcano Grattoni M., Fratta de Tomas F. (a cura di), Cieli dipinti. Soffitti lignei nell’Europa meridionale fra Medioevo e Rinascimento – Atti del convegno internazionale di studi Udine e Cividale del Friuli 8-10 novembre 2019, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (MI) 2023].

Il nuovo volume dal titolo “Frammenti di vite dipinte” (edito da Com&Print nel 2023) raccoglie quindi la ventennale esperienza di ricerca, sempre col naso all’insù, della professoressa Bonfadini, laureata in paleografia e diplomatica, specializzata in Storia dell’Arte e delle Arti Minori. L’approccio è, come si dice in gergo, “scientifico”, ovvero il testo, scorrevole ed elegante, è punteggiato di riferimenti bibliografici e note di dettaglio che sostengono ogni affermazione. Anche le didascalie, a completamento delle immagini, sono sempre molto precise, sintetiche ed esaustive. In più, traspare un senso di leggera allegria, propria dell’autrice.

Dame che guardano amorevolmente i propri figli o accarezzano unicorni, gentiluomini, imperatori, rari animali, stemmi, scene mitologiche ed allegoriche: i soffitti di uno dei palazzi cittadini, appartenenti alla nobile famiglia Emili, ci riportano ad un ‘tempo che fu’ carico di significati, simboli e storia

Paola Bonfadini, Frammenti di vite dipinte

Nelle pagine, arricchite da circa centoventi immagini a colori, Brescia si rivela uno “scrigno di tesori d’arredo domestico” tutto da scoprire, un “gran teatro”, che rispecchia la viva società rinascimentale. Sulle tavolette (o formelle), rettangolari o quadrate, compaiono infatti stemmi nobiliari e ritratti, figure di santi o laiche raffigurazioni di personaggi storici, mitologici e della letteratura. Spesso, dai dettagli di costume l’autrice individua con buona approssimazione l’epoca di esecuzione, per esempio guardando al copricapo di una dama, all’acconciatura dei suoi capelli o al tipo di gioielli raffigurati, così come osservando dettagli secondari di ornato.

Diverse pagine sono dedicate alla tecnica costruttiva, ovvero alla struttura dei soffitti, alle caratteristiche tecnico-stilistiche, alle misure e ai materiali, alle tipologie di legni e colori, ma anche al lessico stilistico e ai temi raffigurati, con ipotesi di datazione. Poi, iniziando da pagina 43, un catalogo a schede di immediata lettura e testo esplicativo su due colonne espone ventiquattro casi di soffitti in Brescia e provincia, appartenenti a palazzi per lo più privati, contenenti formelle dipinte.

Si va da quelli della canonica di Sant’Agata, con santi, sante, profeti e stemmi, fino a quello del palazzo già Fisogni (La Tisaneria), di via Orientale a Brescia, dove sono collocate 48 tavolette con gentiluomini, dame e stemmi, passando per soffitti di unità private che non sono, purtroppo, visibili ai più.

La ricca bibliografia che conclude il volume, unitamente al lungo elenco delle persone ringraziate nelle pagine iniziali, o nelle note a piè di pagina, dà l’idea dell’impegno profuso dalla studiosa e dalla serietà dell’operazione, costata certamente anni di appassionata costanza e meticolosa applicazione.


Titolo: Frammenti di vite dipinte. Nuovi studi sui soffitti lignei a Brescia e nel territorio (secoli XV-XVI)
Autore: Paola Bonfadini
Editore: Com&Print, 2023

Genere: Saggio
Pagine: 240
ISBN: 9788885756663

Piero Galli

Raffaele Galli, detto Piero, è nativo di Brescia, classe 1976. Laureato in architettura al Politecnico di Milano, ha proseguito gli studi conseguendo una seconda laurea presso l’Accademia di Brera. Appassionato d’arte e artista poliedrico, ha al suo attivo undici libri e numerose pubblicazioni di minore entità, saggi ed articoli, oltre ad una settantina di partecipazioni a conferenze e convegni. Insegnante di Discipline geometriche e Design presso l’Istituto Tartaglia-Olivieri di Brescia, collabora quotidianamente, come ricercatore, con l’Associazione Nazionale della Polizia di Stato. Regista e autore, teatrale e cinematografico, ama comporre in autonomia le colonne sonore delle sue opere. Ogni quindici giorni, il martedì sera, conduce una trasmissione radiofonica di cinema e musica sull’emittente “antagonista” Radio Onda d’Urto. Tra i fondatori, è direttore artistico del Festival Intercomunale di Cinema Amatoriale di Brescia, che nel 2024 è giunto alla 25^ edizione.

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