“Il brigadiere del Carmine e i ladri gastronomici”: l’attualità degli anni ’20 nel nuovo capitolo della saga di Enrico Mirani
Letto e recensito da Katiuscia Rigogliosi per Brescia si legge
La piazza di Bagnolo Mella ribolliva di gente. Centinaia di contadini, braccianti, bifolchi e mandriani. Sul palchetto improvvisato sotto il municipio l’oratore si sgolava per far arrivare le parole alle ultime file. […] Dalla piazza si alzarono grida di “Viva la Lega, viva il socialismo, la terra a chi lavora”, mentre sventolavano le bandiere rosse.
E. Mirani, Il brigadiere del Carmine e i ladri gastronomici
Sono anni difficili quelli in cui il giornalista Enrico Mirani ha scelto di ambientare “Il brigadiere del Carmine e i ladri gastronomici” (Liberedizioni, 2024), l’ottavo capitolo delle avventure Brigadiere Setti e dei suoi colleghi bresciani.
È il 1920, poco dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, la gente è stanca, vorrebbe riprendersi in mano la propria vita e alcuni, con fatica e determinazione, riescono ad aprire piccoli negozietti, a trovare un lavoro per sfamare le proprie famiglie, entrano in quelle nuove fabbriche che tanto daranno e tanto toglieranno alla città di Brescia. In questo contesto l’amato brigadiere Setti, insieme ai colleghi e superiori Serafini e Ascari, si trova a indagare in contemporanea più casi, molto diversi tra loro e che consumeranno tutte le loro forze.
La violenza che colpisce la città
Una notte, lungo una salita che conduce al Castello, viene ritrovato il corpo martoriato di un giovane soldato. Pronto a rientrare dalla propria famiglia in Sicilia, non farà mai ritorno a casa, colpito a morte probabilmente durante una rapina finita male. Ma chi è stato? E perché accanirsi in quel modo su un corpo già privo di vita?
La città è inoltre sconvolta da una serie di rapine nei negozi: stoffe e piccoli abiti dalla bottega di due giovani sorelle, alcuni salumi nella macelleria del corso, fino al ricavato giornaliero di un paio di bordelli del Carmine. Tutti i colpi sono stati messi in scena da un gruppo di cinque uomini, che nessuno è mai riuscito a vedere in faccia e che prendono bonariamente in giro le forze dell’ordine lasciando bigliettini e firmandosi «ladri gastronomici». Chi sono e perché prendersela proprio con chi sta cercando di rimettersi in piedi e ricostruirsi una vita dopo la guerra?
Sarà il ritrovamento di un ennesimo cadavere, un giovane ucciso in città e riconosciuto da un lontano zio desenzanese grazie ad alcuni tatuaggi, a creare la giusta chiave di lettura di tutti questi casi all’apparenza isolati tra loro ma che, in realtà, l’abilità dell’Arma e l’intelligenza di Francesco Setti riusciranno a ricondurre sotto un’unica grande motivazione.
Una storia d’altri tempi ancora attuale
Dopo la guerra la piccola criminalità si era moltiplicata a Brescia. Alla malavita storica si erano aggiunti i disgraziati partoriti dalle brutture e dalle miserie del conflitto. Ma non era solo quello. In città si respirava un’aria cattiva e velenosa, una miscela esplosiva fatta di rabbia e delusione, alimentata dai contrasti sociali e politici, dal carovita, dagli smobilitati senza lavoro, dagli sbandati, con l’aggiunta della confusione partorita dalle migliaia di militari accasermati a Brescia impazienti di tornare al paese d’origine.
E. Mirani, Il brigadiere del Carmine e i ladri gastronomici
In questo, al momento, ultimo capitolo dedicato all’Arma dei Carabinieri bresciani e al brigadiere Francesco Setti, Enrico Mirani è bravo a snocciolare una semplice trama investigativa mescolandola alla perfezione con i malumori, i dissapori, le difficoltà di quegli anni.
L’autore è stato capace, in poco meno di 250 pagine, a portare l’attenzione del lettore non solo sulle avventure dei protagonisti, ma anche, e forse soprattutto, sul mondo che li circonda: le difficoltà, le paure, le angosce, la sicurezza di non riuscire ad arrivare a sera e la speranza di un mondo migliore. Tutte cose, tutti sentimenti, che viviamo anche al giorno d’oggi: ecco la bravura di Mirani e la bellezza di questo libro. L’attualità degli anni ‘20.
Rivedi la breve puntata di Brescia tra le righe in cui abbiamo intervistato Enrico Mirani!
Titolo: Il Brigadiere del Carmine e i ladri gastronomici. Brescia 1920
Autore: Enrico Mirani
Editore: Liberedizioni, 2024
Genere: Giallo
Pagine: 244
ISBN: 9791255520573
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