Cronache di un Mega Evento e un’umanità alla deriva nel nuovo romanzo distopico di Giovanni Peli

Forse la cosa più importante nella vita, nella mia almeno, non è “andare avanti”, l’Europa è andata avanti per secoli e ora sta andando avanti verso l’autodistruzione, e questo Mega Evento mi fa venire in mente Sansone… sai del tipo: «Muoia Sansone con tutti i filistei!»… e poi, superforte, fa crollare le colonne portanti e muoiono tutti.

Giovanni Peli, L’ultimo irresistibile Mega Evento per super ricchi della storia d’Europa, pag. 57

In un futuro distopico, i super ricchi di tutta Europa si danno appuntamento a Brescia. La meta è il Mega Evento, un’interminabile orgia di concerti, spettacoli, conferenze, corsi, laboratori e ovviamente consumo sfrenato, in ogni forma possibile e immaginabile. Mentre la città diventa il palcoscenico della cultura dominante, lontano dai riflettori, le contraddizioni di una società sempre più diseguale sono sul punto di esplodere. Su questo scenario s’innestano le vicende di Serena, Sarah, Gianni, Guglielmo e gli altri protagonisti di “L’ultimo irresistibile Mega Evento per super ricchi della storia d’Europa“, il nuovo romanzo di Giovanni Peli, pubblicato da Edikit.

L’autore, artista prolifico e poliedrico, non è nuovo alle sperimentazioni. Scrittore e poeta, ma anche musicista, editore e bibliotecario, Peli compone da anni un universo narrativo in cui proietta le inquietudini della società di oggi. Nella sua ultima opera, con stile ironico e grande forza immaginifica, evoca un futuro in cui molte pulsioni del nostro presente si rivelano nella loro versione più estrema e deteriore. La lettura, agile ma sempre densa di suggestioni, diventa una riflessione amara sulla società in cui viviamo, dove la politica smette di occuparsi dei bisogni reali e l’arte segue più l’engagement che l’ispirazione.

Le tensioni nascono anche nello stesso gruppo, fra gente che dovrebbe essere solidale. Il diverso viene emarginato. E questo infausto procedimento mentale si allarga, si diffonde, perciò i poveri odiano tutti i ricchi, e viceversa. I ricchi trovano una via di fuga: comprano ville, ristrutturano, comprano palazzi, aerei, camper dorati giganteschi con dentro piscine e ristoranti in cui girano il mondo, sperimentando habitat diversi, affrontando per sfizio il clima instabile e pericoloso; si affogano e si distraggono così finché non decidono di accordarsi, di entrare in politica, e lavorare per l’organizzazione di qualcosa di inconcepibile come un Mega Evento. E chiudono gli occhi su tutto il resto.

Giovanni Peli, L’ultimo irresistibile Mega Evento per super ricchi della storia d’Europa, pag. 70

Con “L’ultimo irresistibile Mega Evento per super ricchi della storia d’Europa”, Giovanni Peli abbandona la prima persona di “Veranio” per affidarsi alle voci dei personaggi. Seguiamo così, tra gli altri, i percorsi di Sarah, astronauta in transizione verso il mondo vegetale, Artemidora, giovane cantante che s’ispira a Joni Mitchell, il professor Saleri, deciso a unirsi agli umani-terricoli, o Silvio che prende le sembianze di un Mostrofamiglia. Le loro vicende sono solo in apparenza slegate; ciascuna, in realtà, restituisce la condizione di un’umanità smarrita, ridotta a un’accozzaglia di esistenze isolate. Su tutte, si staglia l’ombra soffocante del Mega Evento con il suo carico di ingiustizie e sopraffazione.

L’Italia che lo ospita è divisa in tre parti ben distinte: il Nord ricco di servizi e opportunità a disposizione dei soli super ricchi; il Centro, dove si concentrano le vite grigie della maggior parte della popolazione; il Sud, destinato ai più poveri che si fanno bastare il mare limpido e dei pomodori. Anche l’Europa sta per essere smantellata per lasciar spazio al “nulla politico” e al “nulla sociale”. Seguendo la scia, anche Brescia s’è consacrata all’edonismo dei super ricchi e ai loro riti canonici, a cominciare dalla devozione al New Pirlo, drink afrodisiaco a base di “Campari, vino bianco Soave Ronald Reagan 2063, estratto di griffonia e succo di mirtillo”. Ospitando il Mega Evento, la città diventa teatro di una nuova lotta di classe, dove i super ricchi si votano anima e corpo al consumo mentre, a guidare i poveri, oltre al bisogno resta lo spirito dionisiaco, puro ed estremo.

Sento la dolcezza del futuro. Non mi importa quanto voi lo vedete grigio. Non ho bisogno di dati, né di informazioni specifiche sulle devastazioni degli ultimi decenni, né delle prove concrete dei danni arrecati dal Mega Evento. Ogni male è superato, il dolore mi ha rafforzato. Questi pensieri mi danno la carica per vivere, mi danno una grande forza. Mi sento già guarito, vedete?

Giovanni Peli, L’ultimo irresistibile Mega Evento per super ricchi della storia d’Europa, pag. 140

“L’ultimo irresistibile Mega Evento per super ricchi della storia d’Europa” è un diario apocalittico la cui deriva fantastica ha tutti i crismi della realtà. Nel futuro immaginato da Giovanni Peli quella ambientale è già questione di vita o di morte, la violenza dilaga e la solidarietà non esiste. L’unico collante è l’odio che scatena le persone le une contro le altre, non importa se per accumulare nuove ricchezze o lo stretto necessario per sopravvivere. Eppure, anche in questo universo alla deriva, dove sembra ormai impossibile distinguere il prodotto da chi lo consuma, l’umanità sperimenta, prende nuove forme e, continuando a cambiare, ogni tanto evolve. La spinta viene sempre dal bisogno di immaginare. Raccontarlo, magari proprio in forma fantastica e grottesca, resta un esercizio indispensabile.


Titolo: L’ultimo irresistibile Mega Evento per super ricchi della storia d’Europa
Autore: Giovanni Peli
Editore: Edikit
Anno: 2024

Genere: romanzo
Pagine: 145 pp.
ISBN: 979-12-81623-35-4

Roberto Bonzi

Nasce nel 1978 a Nuvolento. Fin da piccolo, ama la scuola alla follia: trascorre metà della giornata a leggere e scrivere, l'altra a convincere i compagni di non essere un secchione. Dopo la laurea in "Discipline economiche e sociali" all'Università Bocconi, inizia ad occuparsi di comunicazione, di fiere e di congressi. Nel frattempo, dopo una parentesi come vicesindaco e assessore all’istruzione e cultura del suo paese natale, continua a leggere e scrivere (Come lontano da Irene, 2010; Remigio ovvero come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la matematica, 2015; Centro Fiera del Garda. Nascita e sviluppo di un polo fieristico per la Lombardia orientale, 2017) e a spiegare in giro cosa non è.

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