“La scacchiera di ghiaccio”, Ida Ferrari torna con il terzo capitolo delle vicende investigative di Bosco e Fontana

Dopo “La vincita” e “Paris Noir”, la scrittrice bresciana Ida Ferrari torna ai lettori con il terzo capitolo di un’apprezzata serie di noir che vede protagonista la coppia di detective privati Paolo Bosco e Simona Fontana.

“La scacchiera di ghiaccio”, edito come i precedenti da Golem Edizioni e ambientato durante i primi periodi del Covid, porta il lettore nella provincia bresciana fra il lago di Garda e la Valle Camonica, passando per il lago d’Iseo e tornando nell’ambientazione dei precedenti romanzi, Milano, non senza qualche incursione nelle più grandi capitali sparse nel mondo e addirittura nel “deep web”, proponendo una storia intensa ma scorrevole che scava con sapienza nel bene come nel male.

La “Fontana Investigazioni” è ormai un’agenzia consolidata, così come lo è la sinergia e l’amicizia tra i due detective privati Simona e Paolo: lei alle prese con un’eredità da portare avanti e un passato legato all’anoressia, lui con la gestione di una nuova professionalità passata dall’ambito pubblico a quello privato.

Insieme sono forti e fragili allo stesso tempo. A fare da ago della bilancia due comprimari: Monica, moglie di Paolo e amica di Simona che sa sempre come appianare le inevitabili divergenze fra i due, ed Edoardo, medico pediatra e fidanzato di Simona.

E si comincia così:

L’aveva chiamata mentre stava per uscire di casa. Si era presentata come Simona Fontana, le aveva detto di essere un’investigatrice. Subito dopo la bomba: sei in pericolo. Non c’è tempo per spiegarti, ma devi credermi. Io e il mio socio abbiamo l’incarico di proteggerti. Per questo è necessario che tu faccia ciò che ti dico: so che stai per uscire a cena. Non dire niente al tuo fidanzato, cerca di comportarti normalmente. Ti avviso io su ciò che dovrai fare, potrebbe essere quasi subito o più tardi. Per favore fidati, ti spiegherò tutto …

La scacchiera di ghiaccio, Ida Ferrari

Ma veniamo comunque un minimo alla storia. Simona e Paolo preleveranno Pietra, bellissima giovane donna, da un lussuoso ristorante milanese e dal suo amato Carlo, proprio nella serata speciale di San Valentino del 2020, portandola in un luogo sicuro per impedirne il sequestro.

A quale scopo? Vendetta, estorsione, omicidio?

Pietra verrà, in pochi istanti, catapultata in un incubo. Un percorso tortuoso e pieno di pericoli, aggravato dal fatto che dovrà essere affrontato nei mesi che caratterizzarono la pandemia da Covid.

Ispirandosi al clima drammatico e a tratti straniante di quel terribile periodo, “La scacchiera di ghiaccio” nasconde insidie che ruotano proprio attorno all’emergenza sanitaria e alle folli teorie complottistiche nate in svariati ambiti della società (in questo caso di stampo ambientalistico). Non solo però, perché l’autrice tratta anche di tutte le possibili difficoltà nei rapporti fra genitori e figli, così come ha una particolare cura nel descrivere i luminosi skyline di metropoli dove tutto corre all’impazzata (e i rapporti risultano spesso asettici e alienanti) in contrapposizione ai ritmi più lenti di paesi come Loveno, in Valle Camonica, dove invece il territorio viene difeso e protetto dagli abitanti in tutti i modi possibili e dove basta una salda stretta di mano per riconoscersi e appartenersi.

Una trama, ancora, che esplora con tatto il ‘deep web’, luogo maledetto e terrificante. A dare in tal senso un supporto tecnologico a Simona e Paolo, ritroviamo l’hacker Neo, loro collaboratore da sempre.

“La scacchiera di ghiaccio” scava con sapienza nel bene e nel male, così come nel linguaggio degli uomini, siano essi vittime oppure carnefici. E lo fa posizionando gli scacchi nel modo giusto o sbagliato e nel momento esatto della “mossa fatale”, seguendo, come nel gioco da tavolo, uno schema predeterminato.

Il romanzo rappresenta il coraggio di essere se stessi, sempre e comunque, soprattutto di fronte alla morte di chi amiamo nel profondo. Rappresenta gli ideali limpidi che attraversano un tunnel buio e distorto, spingendosi verso il bene più puro. Rappresenta, infine, gli affetti finalmente ritrovati e il rispetto verso l’altro, che troppo spesso viene messo all’angolo.


Titolo: La scacchiera di ghiaccio
Autrice: Ida Ferrari
Editore: Golem Edizioni
Anno: 2024

Genere: Giallo
Pagine: 400
ISBN: 9788892912274

Federica Belleri

Moglie, mamma, lettrice, moderatrice di eventi culturali. Scrive recensioni per diversi blog e cura in collaborazione con il tavolo cultura di Montichiari la rassegna letteraria Libramente. Collabora con la Libreria Mirtillo di Montichiari e la Biblioteca Comunale di Mazzano per eventi letterari. Ha pubblicato due antologie legate al mondo dell'autismo. Appassionata dei generi giallo, noir, thriller. Legge anche mentre cucina

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