“La stella di Antonio”: tra bivi e inciampi, il coraggio di rimanere fedeli alle proprie scelte nel romanzo di Adriano Buttitta

L’estate stava presentando in prologo in quel maggio che sembrava figlio di un mondo che stava correndo in avanti senza saperlo.

La stella di Antonio, Adriano Buttitta, pag.9

Un romanzo ricco di dialoghi e colpi di scena, che ha per certi versi le sembianze di un vero e proprio diario, che parte esattamente dal 7 maggio 1940 per proseguire fino al 22 aprile 1986: quasi cinquant’anni di vita, di storia e di scelte che, tra scossoni pratici ed emotivi che hanno portato a cambiamenti epocali, sia sociali, sia personali.

Con “La stella di Antonio” (Autopubblicato) Adriano Buttitta ha voluto raccontare una fase storica articolata vista attraverso le esperienze di alcune persone che hanno attraversato il ventesimo secolo dall’inizio della seconda guerra mondiale sino quasi alla fine dello stesso. E lo ha fatto utilizzando un amalgama di cari idiomi e dialetti, da nord a sud della penisola che accompagnano il lettore attraverso i molti luoghi in cui si sviluppa il racconto: oltre alla nostra provincia bresciana, anche Savona, Genova, Piacenza, Cremona, Crema, Verona, Napoli, fino ad arrivare in Gran Bretagna.

Accanto ai dialetti nordici spiccano dunque anche alcune espressioni colorate e tipiche del sud Italia, il che permette di alleggerire con note scanzonate e ironiche una narrazione di eventi, dato il periodo, tutt’altro che allegri. Molto utile a tal proposito l’inserimento alla fine del libro di una specie di glossario e di alcune note esplicative che facilitano la comprensione di alcune espressioni linguistiche ma anche di alcuni accadimenti storici.

Come anticipato, il libro prende avvio il 7 maggio del 1940 e ruota attorno alle vite e ai legami che si vengono a creare fra diversi personaggi. Tra questi spiccano le figure femminili, tra cui Gisella, Elsa, Olga, la signora Franca. E Penelope, la donna dei sogni di Antonio, il protagonista principale.

“Ma quale Penelope?”

“Sveglia Antonio…” si disse “Lei non ti vuole”.

Erano passate solo poche ore da quel momento doloroso, ma sembravano settimane intere.

“Sicuramente in un prossimo futuro farò pensieri più belli, magari mi passerà, magari troverò un’altra donna, magari mi farò una famiglia. Ma io la voglio fare solo con Penelope. Non mi interessano altre donne. Io voglio solo lei. Solo lei!”

La stella di Antonio, Adriano Buttitta, pag. 19

Con l’inizio del conflitto bellico anche nella famiglia di Antonio fa capolino la paura di quello che la guerra causerà. E’ al capofamiglia, Anselmo, che spetta la comunicazione delle grosse novità e dei cambiamenti a cui dovranno tutti far fronte: radunando il nucleo familiare attorno al tavolo grande della cucina, come consuetudine dell’epoca, sta a lui cercare di placare gli animi e fare da guida per il futuro. E la rassicurazione che il padre fa ai propri figli è quella che non andranno in prigione, ma che si trasferiranno in alta val Trompia, a Graticelle, una piccola frazione del comune di Bovegno.

Perché? Quale sarà l’impervio percorso lungo il quale il protagonista scoprirà la complessità della vita, che va ben oltre la brutalità della guerra, ma anche l’onore, il coraggio e lo scorrere del tempo?

Il racconto prosegue fino al dopo guerra per poi arrivare ad una data decisiva, l’ultima menzionata nel libro, il 22 aprile 1986, l’anno che coincide con il ritorno di Antonio in Italia, dopo un lungo periodo di permanenza all’estero.

Il viaggio di ritorno fu un momento ben trascorso, regolare e veloce.

Ma fu proprio lì che si fece buio all’improvviso.

All’improvviso comparve una stella luminosa che brillava bassa sull’orizzonte.

Sorrise per una frazione di secondo. Poi si sentì in pace con tutto il mondo e gli occhi si chiusero di colpo su quella immagine. La sua stella.

La stella di Antonio, Adriano Buttitta, pag. 265

Il libro di Buttitta non è solo un’avventura che racconta, con diversi colpi di scena, un lasso di tempo storico ben preciso, ma è anche la storia dei sentimenti e dei vissuti che sono propri di ogni essere umano ma che sono inevitabilmente acuiti ed enfatizzati in coloro che hanno attraversato determinate vicissitudini. L’autore ha mostrato l’anima e il cuore del protagonista, Antonio, scavando fino all’ultimo pagina nell’intimo dell’essere umano


Titolo: La stella di Antonio
Autore: Adriano Buttitta
Editore: Self publishing, 2024

Genere: Narrativa
Pagine: 280

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