“Le case dell’anima”, un racconto esistenziale sulle quattro mura che ci definiscono e ci segnano nel corso degli anni

Le case della vita, dove è passata profonda la storia. Le case profeta, dove sono nate, con grande anticipo le scelte e le idee. Le case delle vacanze, sulla sponda del Lago di Garda. E la casa della maturità, a lungo immaginata e attesa, che contiene tutte le altre: un luogo che oggi guarda dall’alto di una collina di rara bellezza immersa com’è nella natura, lontano dalle cose per cui ‘tempo più non abbiamo’ e che ha cambiato la vita dei protagonisti.

Giosuè Boetto Cohen – giornalista, autore e conduttore televisivo con all’attivo collaborazioni importanti (tra cui Rai e Corriere della Sera) ma anche romanziere – in questo suo ultimo lavoro racconta l’importanza delle case come luoghi di vera felicità, protezione e riflessione interiore. E lo fa esplorando come, sia quelle desiderate e attese che quelle realmente vissute, diventano parte integranti delle nostre esperienze e dei nostri ricordi.

A metà tra memoir e romanzo, “Le case dell’anima” (edito da Minerva) è la storia di un giovane uomo che cresce e delle sue case. Il tutto attraverso ciò che gli ha lasciato l’infanzia e la ricerca del padre, molto amato e suo malgrado assente. Come direbbe Heiddegger, luoghi che lo riempiono di senso.

L’autore ci apre le porte di cinque luoghi che hanno avuto un ruolo centrale nella vita del protagonista, partendo dalla casa natale dell’autore, in via Vegezio a Milano e passando dalle esperienze abitative all’estero, negli Stati Uniti e in Canada.

La natura di quei luoghi di proporzioni mai viste o la casa sulla scogliera fatta con gli alberi tolti al bosco, l’oceano alla fine del sentiero, con i tronchi dei pini lisci e bianchi come ossa di dinosauro, arenati sui ciottoli.

Le case dell’anima – Giosuè Boetto Cohen – pag. 14 e 15 

Un capitolo del romanzo è dedicato al lago di Garda, dove ricorda con nostalgia e affetto la casa delle vacanze a Moniga del Garda. Località dove incontra un noto conduttore televisivo dell’epoca, Febo Conti, personaggio per certi versi stravagante ma alquanto stimolante. Ed è sempre qui, a Moniga del Garda, che gode di splendide passeggiate sulla spiaggia tra ciottoli e canneti, ricordando le partite di tennis con gli amici, le terrazze panoramiche, gli ulivi e il lago stesso, che nel corso degli anni cambiava completamente volto. Dopo gli anni di villeggiatura in quel di Moniga, la famiglia si trasferisce a Gargnano, presso Villa Celeste. Ed è sempre in questi luoghi lacustri della nostra provincia che scopre il piacere del gioco del golf.

Negli anni il legame con le case del lago resta ben saldo e accompagna l’autore fino all’attuale residenza nell’Oltrepò Pavese. La casa della maturità, per l’appunto, dove trovare spazi che offrono ampie vedute simili a quelle del lago di Garda, valida alternativa ai paesaggi sconfinati dell’America rurale.

Ma la partenza per Moniga del Garda, nel luglio del 1967 per me fu tutt’altro che un trauma. Anche perché non si smontava la casa per rifarne un’altra: se ne giungeva una che prima non c’era, fatto di per sé nuovissimo, come nuovi erano, insieme al luogo e al contorno, i protagonisti della grande avventura.

Le case dell’anima – Giosuè Boetto Cohen – pag.49

In modo ineccepibile e piacevole, l’autore parla di argomenti profondi che riguardano ognuno di noi. Le risonanze emotive che rendono alcuni incontri capaci di innescare le motivazioni del vivere, quelle che trasformano uno spazio vuoto in luogo colmo di significato. Per poi arrivare ad una sosta casuale, per mangiare un panino nell’aia di una casa diroccata e trasformare quello spazio in una nuova possibilità.

Commovente e quanto mai vero, è il senso dell’oggetto, che vien ben raccontato in questo romanzo. Ogni oggetto che troviamo nelle case ci mette infatti in diretto contatto con chi ci ha vissuto o chi ci vive al momento, disegnando una linea di appartenenza e condivisione universale.

Questa camera ha un camino e attraverso i camini, si sa, passa di tutto. Quando la cornice comincia a parlare, ogni cosa, nella stanza delle nonne, rimpicciolisce nell’ombra.

Le case dell’anima – Giosuè Boetto Cohen – pag.221

Un libro ben scritto, con linguaggio limpido e ben strutturato. Coinvolgente e profondo, capace di gettar luce su un tema universale che ci riguarda tutti da vicino. “Le case dell’anima” è il racconto della vita e delle case con cui inevitabilmente stabiliamo un legame intimo, un libro capace di riflettere con profondità sull’esistenza.


Titolo: Le case dell’anima
Autore: Giosuè Boetto Cohen
Editore: Minerva Edizioni, 2024

Genere: Narrativa
Pagine: 240
ISBN: 9788833246727

Potrebbero interessarti anche...

Abilita notifiche OK No grazie