Mary Cressari, storia di una pioniera del ciclismo femminile fra passione sportiva e ricerca dell’emancipazione attraverso le due ruote
Letto e recensito da Katiu Rigogliosi per Brescia si legge
Mary è una ventenne con tanti sogni e ambizioni come tutte le giovani della sua età. Mentre la maggior parte delle coetanee si guarda attorno in cerca di un buon partito da impalmare, Mary ha in mente soprattutto il ciclismo perché le permette di evadere dalla sua condizione familiare, libera dal giogo dei genitori e di una madre che talvolta avverte come oppressiva. La bici per lei è libertà assoluta […].
Paolo Venturini, Mary Cressari. La donna dei record, pag. 63
Il ciclismo è uno di quegli sport che, da sempre, muove folle di tifosi lungo strade, salite e circuiti. E’ uno sport popolare, di quelli che basta poco per entrare nei sogni dei bambini e nelle scommesse dei grandi. Ma, come tutti i grandi sport, è stato per la maggior parte del suo tempo – ed in parte lo è tuttora – uno sport prevalentemente maschile.
Da Fausto Coppi a Gino Bartali, da Miguel Indurain a Marco Pantani, i grandi nomi sono tutti maschili. O meglio: quelli che per primi ci vengono in mente sono prevalentemente maschili. Ma la tenacia, la grinta, la voglia di emergere sulle due ruote deve molto anche a nomi come Giuditta Longari e Elisabetta Maffeis, Stefania Bardelli e Florinda Parenti sino alla giovane Elisa Longo Borghini. O, tra tutte, alla pluricampionessa e detentrice del record del mondo di velocità Mary Cressari, bresciana di Fornaci, borgo alla periferia sud ovest di Brescia.
Paolo Venturini, redattore del Giornale di Brescia appassionato di ciclismo, nel suo ultimo lavoro “Mary Cressari. La donna dei record” (edito da Compagnia della Stampa, 2023, acquista qui) non esalta solo la donna sportiva ma riesce, con un stile semplice ed accattivante al tempo stesso, a far capire al lettore tutte le difficoltà a cui una donna, all’epoca, doveva andare incontro per poter essere libera.
Un sogno a pedali nato quasi per caso
Nata e cresciuta nella bassa bresciana, con dei genitori titolari di una trattoria e tre fratelli – di cui due futuri ciclisti – Mary è una di quelle ragazze che, negli anni Sessanta, punta i piedi per rivendicare la propria libertà e il proprio potere decisionale.
Diventata ciclista quasi per caso – dopo che Beppe Orsi, a cui era stato affidato il compito di organizzare i Mondiali di Salò di ciclismo, dovette formare in fretta e furia una squadra femminile – e seguendo i consigli del fratello Carlo, Mary in poco tempo conquista una vittoria dietro l’altra, cominciando a far parlare di sé e incuriosendo il pubblico a tal punto da farlo scendere in strada al suo passaggio.
Nel 1972, a Città del Messico, stabilisce il record del mondo sui 5km, sui 10km, sui 20km e all’ora percorrendo a velocità più di 41km. Nel 1974 al Velodromo Vigorelli di Milano stabilisce il nuovo record sui 100km. Mary, in sella, non riesce a star ferma: corre, più veloce del vento, più veloce del tempo.
Donne e ciclismo: un faticoso percorso di conquiste
[…] lo sport ti insegna anche a star da solo con te stesso, ti impone di sconfiggere i tuoi demoni se vuoi essere un vincente, una figura di riferimento da emulare, una fonte di ispirazione. Ma attenzione, non un eroe. La parola eroe lasciamola a chi salva vite, a chi si sacrifica per la vita di qualcun altro. Non a donne come noi che hanno il record dell’ora.
Vittoria Bussi, detentrice nel 2018 del record di velocità – prefazione pag. 7
Ma non è tutto oro quello che luccica, e dietro ad ogni vittoria, a ogni corsa, a ogni record battuto da parte di Mary c’erano lotte, nervosismi, litigate per poter fare quello che più amava: stare in sella ad una bicicletta.
E’ grazie a Mary Cressari, ad esempio, se le cicliste hanno potuto tornare a fare sport dopo le gravidanze; è grazie a lei se l’età massima che permetteva loro di scendere in pista è passata dai 30 anni prima ai 35 ei 40 anni dopo; è grazie a lei se le cicliste sono state finalmente considerate in fatto di premi finali, di ingaggi per le gare, di sponsor e di allenamenti concepiti come si deve insieme ad allenatori non improvvisati.
Una serie di conquiste che rendono Mary Cressari una figura straordinariamente interessante e edificante, a cavallo fra sport e evoluzione della società.
Titolo: Mary Cressari. La donna dei record.
Autore: Paolo Venturini
Editore: La compagnia della Stampa, 2023
Genere: saggi e inchieste
Pagine: 208
EAN: 9788884869548
Se vuoi acquistare questo libro online, fallo attraverso questo link: sosterrai il progetto Brescia si legge.
Incontrarci non è stato facile, ora non perdiamoci di vista! Iscriviti alla nostra newsletter per essere aggiornato su ciò che accade sulla “scena letteraria bresciana”