Premio letterario “Brescia da leggere”, edizione 2024

Il Premio “Brescia da leggere” è un premio letterario che viene assegnato, da una giuria di qualità coordinata dall’Associazione culturale Brescia si legge e sotto il patrocinio della Rassegna della MicroEditoria di Chiari, al libro pubblicato da un editore piccolo o medio nell’anno precedente all’assegnazione che meglio racconta Brescia e la sua provincia (scopri di più).


Per l’anno 2024, la giuria di qualità coordinata dall’Associazione culturale Brescia si legge ha individuato (dopo aver preso in considerazione tutti i libri riguardanti Brescia e provincia editi nel 2023, e dopo due round di valutazione) la seguente cinquina di titoli finalisti:


Il vincitore dell’edizione 2024, proclamato il 9 novembre 2024 nell’ambito della MicroEditoria di Chiari, è: Il verso delle parole, di Gian Luca D’Aguanno (Mannarino Editore, 2023).

Di seguito la motivazione della giuria:

La giuria del Premio letterario “Brescia da leggere”, presi in considerazione tutti i romanzi e i saggi pubblicati nel 2023 riferiti a Brescia e provincia, dopo un processo di lettura e valutazione a più step, ha deciso di assegnare il premio 2024 a Il verso delle parole, di Gian Luca D’Aguanno, edito da Mannarino Editore.

Il romanzo, secondo capitolo della serie con protagonista il Capitano dei Carabinieri Spadafora, costituisce un ben costruito esempio di giallo ambientato a Brescia, tra le vie e le piazze del centro storico, in cui la città diventa parte integrante dell’intrigo narrativo.

Non mancano riferimenti storici, in particolare ai primi anni del secolo scorso e ampio spazio è dato all’arte. Con una scrittura avvincente, l’autore mantiene alta l’attenzione del lettore e della lettrice, intrecciando abilmente suspence e intrigo, grazie anche ad una prosa godibile e scorrevole. I personaggi sono ben delineati e concorrono alla buona riuscita della storia. In particolare il commissario Spadafora, col suo modo di fare schietto e perspicace, risulta essere un protagonista carismatico e a cui ci si affeziona.

La narrazione è ben costruita, con dovizia di particolari, colpi di scena e sottotrame. Rispetto al resoconto preciso dell’iter delle indagini, D’Aguanno, tenente colonnello dei Carabinieri, dimostra come l’esperienza personale e professionale siano un valore aggiunto di questo giallo.

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