Una docente calabrese sul Garda, tra nostalgia e riscoperta di sé, nel romanzo di Virginia Bramati
Recensione di Katiu Rigogliosi per Brescia si legge
Caterina è nata e cresciuta in Calabria, nella terra del sole, del mare, della salsa di pomodoro fatta con la collaborazione di tutte le mani del paese, delle tradizioni da rispettare e delle messe a cui non si può mancare. Francesco è il suo fidanzato: si conoscono da sempre, e da altrettanto tempo stanno insieme. Francesco è il ragazzo perfetto, quello che tutte le madri si augurerebbero per le proprie figlie: a modo, gentile, educato, mai una parola o un capello fuori posto.
Quando Caterina deciderà di lasciare momentaneamente il paese d’origine, accettando per un anno scolastico una cattedra in provincia di Brescia, l’incrinatura di questo equilibrio apparentemente perfetto porterà alla messa in discussione di molte cose, tra certezze non più tali ed il riemergere di qualcosa fino ad allora represso.
“Quello che ancora non sai di me” è l’ultimo romanzo rosa di Virginia Bramati (Giunti 2020 – acquista qui), autrice affermata che vive e lavora a Milano ma che ha deciso di ambientare questo suo romanzo sulle sponde del lago di Garda, per la precisione nella zona tra Desenzano e Sirmione.
Un solo anno di insegnamento in provincia di Brescia
L’arrivo a Sirmione non è stato dei più facili. Ad accogliermi un vero e proprio fortunale, e io, che avevo dato per scontato un primo incontro pieno di sole e di azzurro (come peraltro da immagini Google) con la città dove sarei vissuta per un intero anno scolastico, mi sono ritrovata di fronte ad uno scenario da incubo: lago grigio scuro con alte onde dai bordi verdastri che si abbattevano sulla passeggiata e sulla strada, pioggia battente smossa da un vento freddo e cielo nero striato da fulmini.
Virginia Bramati, “Quello che ancora non sai di me”
Caterina è insegnante di greco e latino in un liceo classico, ed è vista come la donna acculturata che tutte vorrebbero essere. Francesco, il suo fidanzato, è invece farmacista, ha appena preso in mano l’attività di famiglia ed è il punto di riferimento di tutta la cittadina.
Il matrimonio tra i due è dato per scontato da tutti, perché loro sono la coppia che tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo immaginato di essere.
E nulla cambia, inizialmente, anche quando Caterina, per dare una smossa alla sua sedentaria esistenza, accetta di partire per il nord Italia per accettare una cattedra resasi disponibile per un anno in provincia di Brescia, dove una sua collega le aveva detto che si era trovata davvero bene, sia per il clima che per i colleghi a scuola.
Col cuore triste per la distanza messa tra lei e Francesco – e tra lei e i suoi genitori – ma con la speranza di fare abbastanza esperienza e tornare poi a casa più ricca culturalmente di prima, la nostra protagonista affronta questo lungo viaggio.
Contemporaneamente, a Villa Elena, sul lungolago di Desenzano, Luca è alle prese con il suo ruolo di educatore: è il responsabile infatti di questa casa-famiglia dove, oltre a lui, vivono alcuni ragazzi con un passato difficile alle spalle. Il suo compito è quello di indirizzarli alla scuola giusta, offrendo loro la possibilità di crearsi un futuro di tutto rispetto.
L’incontro tra Caterina e Luca sarà inevitabile, visto e considerato che lei si ritroverà ad insegnare italiano (e non il suo amato greco e latino) alla scuola alberghiera dove uno dei ragazzi di Villa Elena studia per diventare chef.
Incontri inevitabili e antiche certezze
Con Francesco abbiamo trascorso qualche giorno da turisti: visitato i castelli di Sirmione e Desenzano, le grotte di Catullo, il Vittoriale e fatto molte passeggiate mano nella mano sul lungo lago di varie cittadine.
Virginia Bramati, “Quello che ancora non sai di me”
Caterina ci prova in tutti i modi a mantenere in piedi la sua relazione, malgrado quasi 1000 km di distanza e malgrado tutti, a Cosenza, siano contrari a questa sua assurda decisione di insegnare al nord, anche se solo per un anno.
Invita così il suo fidanzato e la sua famiglia a venire a trovarla a Brescia, scende a casa durante le piccole festività dell’anno, cerca in tutti i modi di rafforzare le radici su cui costruire la sua nuova famiglia.
Ma il lago, i ragazzi di Villa Elena, Ottone – il cane della Villa – con i suoi 98kg di morbidezza, Luca con la sua timidezza e l’amica Carla – con il suo negozio di parrucchiera e la sua passione sfrenata per i libri -, saranno tutti elementi che faranno mettere in discussione tutte le decisioni, le sicurezze e i sentimenti di Caterina.
Le radici e la scelta
Non crede sia difficile trovare un equilibrio fra desiderio di autonomia e nostalgia delle proprie radici?
Virginia Bramati, “Quello che ancora non sai di me”
Il centro del romanzo è proprio questo, al di là della trama vera e propria: il sapersi mettere in gioco, il riuscire a slegarsi dalle proprie origini, da chi ci vorrebbe fatti in un modo solamente perché è quello che ci si aspetta da noi.
Andare al di là delle aspettative altrui, per costruirsi una propria strada, una propria vita, rimanendo soprattutto – se non in modo assoluto – fedeli a sé stessi.
Un romanzo nato tra Bedizzole, Sirmione e Gardone Riviera
Poi è un posto bellissimo, questo lago ha il potere di non farmi provare troppa nostalgia per il nostro mare.
Virginia Bramati
L’idea di questo romanzo, come la stessa autrice Virginia Bramati racconta a fine libro, è nata su invito di Roberta Rodella, libraia Giunti, dopo che le chiese di presentare il suo precedente lavoro (“Cercasi amore vista lago” – Giunti 2018) proprio presso un salone di parrucchiere di Bedizzole. La proprietaria del salone, amante della lettura tanto da creare un Gruppo di Lettura tra le sue clienti all’interno del negozio, le ispirò il personaggio di Carla.
I ragazzi invece verranno ospitati a Villa Elena a Sirmione, che i lettori e le lettrici di “Cercasi amore vista lago” avevano già conosciuto sotto altre vesti, con i precedenti proprietari della Villa stessa.
La scuola frequentata da alcuni dei personaggi, inoltre, è l’IPSEOA Caterina de’ Medici di Gardone Riviera e Desenzano, che l’autrice ha visitato rimanendo abbagliata dall’ambiente allegro ed effervescente che vi è all’interno, perdendo così’ tutti i pregiudizi che la gente ha ancora – ahimè – sugli istituti professionali.
Titolo: Quello che ancora non sai di me
Autore: Virginia Bramati
Editore: Giunti, 2020
Genere: Romanzo
Pagine: 256
Isbn: 9788809869080
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