L’incomunicabilità in famiglia, la potenza del web e l’opportunismo in politica: “Tutto mi piace”, di Roberto Bonzi
Recensione di Federico Migliorati per Brescia si legge
In una società frenetica come l’attuale, si fa strada un fenomeno preoccupante come la dipendenza da dispositivi e tecnologie sempre più evolute a cui dedichiamo un tempo in costante crescita riducendo quello di relazione e di contatto diretto con gli altri. Una cesura fisica che può avere ripercussioni negative in ogni ambito, ma anche una questione che può fungere da ottimo “ingrediente” per un romanzo come nel caso di “Tutto mi piace” (LiberEdizioni, 2022 – acquista qui), la nuova opera letteraria del bresciano Roberto Bonzi, che segna un nuovo importante capitolo nel suo percorso di autore attento anche ai risvolti sociali.
L’ambito scelto come quinta della trama mette insieme realtà e invenzione: siamo a Veluneto, nome di fantasia di un paese collocato però in provincia di Brescia, dove già dalle prime pagine si palesa un fatto apparentemente chiaro nella sua semplicità. È la sparizione, proprio nel giorno in cui si sta preparando la festa del suo settimo compleanno, del piccolo Samuele, figlio di due liberi professionisti stimati e conosciuti, piccolo rugbista che ama il tennis, che dialoga con i supereroi di plastica e che nutre il sogno di diventare inventore.
Un episodio di cronaca che porta allo scoperto le manchevolezze, i silenzi, l’incapacità di ascolto delle famiglie moderne per le quali non v’è altro tempo se non quello dedito al lavoro e alla carriera. La vicenda, com’è facile intuire, cala come una mannaia sul borgo e fin da subito si mette in moto una catena umana di solidarietà (e stavolta con l’utilizzo positivo della potenza della Rete) per cercare di rintracciare il bambino, un impegno profuso in particolare da alcuni amici dei genitori, ma in cui entra prepotente e ambiguo anche il contesto politico locale.
Tra politica e comunicazione
Bonzi, che pure ha rivestito una carica amministrativa tra il 2009 e il 2014 nella sua Nuvolento, dove è stato vicesindaco con delega alla Pubblica Istruzione e Cultura prima di dedicarsi con successo all’attività di comunicazione per diverse realtà del territorio, ultima delle quali il Centro Fiera di Montichiari, lavora in questo romanzo di cesello architettando un plot narrativo in cui diversi sono i livelli di lettura. Che il mondo dei politici, anche quelli di un piccolo paese, possa diventare cinico e insensibile non è (più) uno scandalo. Eppure, in “Tutto mi piace” è difficile rimanere distaccati di fronte allo sfruttamento spasmodico e costante dei media persino in un doloroso caso di scomparsa di un minore al solo fine di trarre qualche beneficio personale, sia esso un like su Facebook o un commento su Tik Tok o, a più lunga distanza, un effimero successo elettorale, in ciò lisciando il pelo alla “pancia” della popolazione sui temi più scottanti.
Nelle pagine del libro assume un ruolo precipuo Riccardo, un esperto del settore comunicazione, un affermato social media manager dal fulgido avvenire ma al quale la sorte riserverà una parabola ben diversa da quella che egli si aspetta. È lui l’uomo attorno a cui ruota tutta la storia, dedito all’indefesso compito di promuovere e curare senza sbavature l’immagine e la figura della rampante Guida, un segretario di partito pronto a tutto pur di ottenere i risultati che si prefigge e che abbisogna di una visibilità senza la quale, semplicemente, non esisterebbe.
Un mondo adulto sempre più sordo
Scritto con un lessico ricco e articolato, dal taglio rapido e convincente e con qualche ben assestato colpo di scena, “Tutto mi piace” scava nel profondo della società di oggi portando anche alla luce, grazie alla voce narrante, bisogni, preoccupazioni, desideri, angosce dell’infanzia (e non solo) a contatto con un mondo adulto sempre più sordo. Una trama straordinariamente attuale che rende al meglio questo nostro periodo di post-pandemia e in cui sarà facile per il lettore rintracciare ed enucleare qualche similitudine o paragone con fatti di cronaca e con personaggi legati in varie forme al mondo della politica.
Le relazioni umane, anche quando costano fatica e necessitano di un surplus di sforzi per instradarle su binari di confronto e di rispetto, restano da preferire al mondo spesso ancorato a finzioni, bugie e artifizi, che il web spesso ci propina, con il suo carico di fake news e di dominante, ingombrante presenza quotidiana. Bonzi ce lo rammenta in punta di penna, senza infingimenti e manicheismi, ricorrendo a un gioco di rimandi e di richiami, di sottigliezze e di suggestioni che rendono il suo romanzo tra i migliori licenziati in libreria negli ultimi anni.
Titolo: Tutto mi piace
Autore: Roberto Bonzi
Editore: LiberEdizioni, 2022
Genere: Romanzo
Pagine: 246
ISBN: 9791280148643
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