La chiesa e il convento di San Giuseppe, un tesoro nascosto testimone di fede e di storia
Letto e recensito da Candida Bertoli per Brescia si legge
Queste pagine, e per la verità l’intero progetto di cui fanno parte, nascono dal desiderio di raccontare un luogo, la sua storia, le sue opere d’arte e di farlo in una narrazione a più voci, come si conviene a San Giuseppe, cresciuto e fiorito un po’ in disparte, ma sempre partecipe delle vicissitudini dei bresciani di ogni epoca. Ed è ai bresciani di oggi e di domani che rivolgiamo un appello: vogliamo fare nuovamente risplendere questa gemma, facendola conoscere e sostenendone il restauro?
San Giuseppe in Brescia. Chiesa dei musicisti, degli artigiani e il convento francescano – Lucia Braghini, Curatrice del volume – pag. 11
La Chiesa di San Giuseppe è celata in un vicolo stretto: da Piazza della Loggia se ne intravede una parte e la curiosità è ancor più attirata dai pochi gradini che portano al suo ingresso. Ma, un volta aperta la porta, ai nostri occhi si offre uno spazio immenso: altari di raffinati marmi decorati con la tecnica del “commesso fiorentino”, epigrafi che ricordano l’ultimo riposo di personaggi illustri, una teoria di cappelle riparate da cancellate preziose che custodiscono opere di pregio, nonché l’organo Antegnati, uno dei più importanti a livello europeo. La Chiesa era parte di una sede monastica e contiene chiostri che custodiscono le immagini affrescate di conventi francescani, una meridiana su cui si regolavano tutti gli orologi di Brescia, un ciliegio che quando è fiorito è un incanto infinito e infine, dal 1978, un Museo Diocesano che vanta una collezione di opere rilevanti.
Un tesoro nascosto raccontato nel volume “San Giuseppe in Brescia. Chiesa dei musicisti, degli artigiani e il convento francescano” (Compagnia della Stampa, 2023), a cura di Lucia Braghini, che racchiude i brevi testi elaborati da alcune delle guide turistiche più conosciute della città, ognuna delle quali ha posto in luce un elemento peculiare del complesso monastico. Una pubblicazione che si inserisce in un progetto di più ampio respiro, che comprende molteplici iniziative, dal titolo “San Giuseppe, tesoro nascosto”, con cui la Parrocchia dei Santi Faustino e Giovita di Brescia ha voluto valorizzare una Chiesa che si apre al visitatore come uno scrigno di gioielli.
Un piccolo gioiello ricco di arte
La quadra di San Faustino, dove si trova la Chiesa di San Giuseppe, è l’area della città in cui, sin dal XII secolo, si manifesta più marcatamente una vocazione commerciale ed artigianale…Oggi come allora, si caratterizza come luogo di accoglienza per chi cerca un’opportunità, dove suoni e odori si mischiano creando nuove atmosfere. E in quel nugolo di case, vicoli, botteghe, opifici in cui si vive e si muore, nascono nuove forme di aggregazione come i Paratici.
San Giuseppe in Brescia. Chiesa dei musicisti, degli artigiani e il convento francescano – Lara Contavalli – pag. 40
Gli elementi di interesse, con cui si sono confrontate le guide turistiche cittadine che hanno contribuito con i loro testi, sono davvero molti. Innanzitutto la Chiesa, dedicata al Santo lavoratore per eccellenza, è la Chiesa degli artigiani: nei secoli scorsi, per le maggiori corporazioni – i paratici – costituiva un punto d’onore poter avere la propria cappella. Ecco allora che troviamo, tra gli altri, un San Lucio che tiene in mano un grosso pezzo di formaggio o Sant’Omobono che dà il pane a chi ne ha bisogno.
Ma è anche la Chiesa dei musicisti, in cui riposano – tra gli altri – Gasparo da Salò, Graziadio e Costanzo Antegnati, Benedetto Marcello. Ivi è custodito anche l’organo risalente al sedicesimo secolo.
La chiesa di San Giuseppe è tuttavia legata soprattutto alla presenza degli Antegnati, artefici geniali, per due secoli assoluti protagonisti nel costruire, riformare, restaurare e suonare soprattutto organi. Attivi tra la fine del Quattrocento e i primi decenni del Settecento, erano originari di Antegnate, in provincia di Bergamo, da dove si trasferirono a Brescia, in Contrada delle Cossere (la stessa via in cui risiedeva Gasparo da Salò!) e che per un periodo fu chiamata con il loro nome.
San Giuseppe in Brescia. Chiesa dei musicisti, degli artigiani e il convento francescano – Barbara d’Attoma – pag. 38
Di questa scuola musicale e queste sapienze artigianali rimane, come vivo monumento, l’organo Antegnati di San Giuseppe. Opera, di “rara perfezione e occulte qualità”, così ben riuscita da essere ricordata nel 1590 da Graziadio durante la stesura del suo testamento. Ciò che nell’occasione raccomandava agli eredi, a “faciem nitidare et incordar organa existentia in ecclesie Santi Francisi et Santi Joseph huius civitatis amore Dei” rimarrò vivo a lungo nella memoria di Costanzo che nel 1608, consegnando alle stampe la sua Arte Organica, si dichiarava ancora “appartenente al perpetuo mantenimento di cotest’organo, che al Mondo non ha pari
San Giuseppe in Brescia. Chiesa dei musicisti, degli artigiani e il convento francescano – Alberto Chiari – pag. 75
Poi, come anticipato, ci sono i chiostri, i marmi degli altari, i preziosi tessuti conservati nel Museo Diocesano, senza dimenticare l’importanza della Fondazione Civiltà Bresciana, punto altissimo di cultura in città.
I testi, che riportano anche la traduzione in inglese, sono corredati da un apparato iconografico accuratissimo e che illustra opere, dettagli e aspetti particolari che ad un occhio poco avvezzo potrebbero sfuggire.
Davvero un gioiello nascosto e prezioso, testimone di secoli di storia e di storie, un’oasi di quiete che sorprende chi lo visita per la prima volta e che invita a tornare ancora e ancora, con l’auspicio che il volume, insieme con tutte le altre iniziative allestite, porti ad esprimere un gesto di generosità teso a conservarlo per noi e per le prossime generazioni.
Rivedi la breve puntata di Brescia tra le righe in cui abbiamo intervistato Lucia Braghini e Don Giuseppe Fusari!
Titolo: San Giuseppe in Brescia. Chiesa dei musicisti, degli artigiani e il convento francescano
Autore: a cura di Lucia Braghini (testi: di Alberto Chiari, Lara Contavalli, Barbara D’Attoma, Elena Frosio, Giuseppe Fusari, Federica Martinelli, Laura Stefanini)
Editore: Compagnia della Stampa Massetti Rodella, 2023
Genere: Saggio
Pagine: 96
ISBN: 978-88-8486-9371
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