“Senza una parola”: un segreto inconfessabile sulle sponde del lago d’Iseo nel convincente esordio dell’autrice di origine inglese J.L.Crellin

La vista era drammatica. A nord c’erano nuvole scure che si accumulavano sulle montagne innevate e le ripide rupi di Corna Trentapassi cadevano a picco nel placido acciaio fuso del lago. Pietro sorrise.

“Quando vedi la bellezza ogni giorno, smetti di guardarla, poi arriva un forestiero e la vedi di nuovo”.

Senza una parola.  I misteri del lago d’Iseo 1, J. L. Crellin, pag. 182

Il lago d’Iseo, da sempre, ha un suo fascino melanconico: le acque tranquille ma profonde, l’isola di Monte Isola imponente al centro, le valli con le loro alte cime a circondarlo. Sale Marasino, quasi al centro della sponda bresciana, è uno di quei piccoli comuni con i vicoli caratteristici, le case in pietra, il lungolago fiorito e il molo da dove partono i traghetti.

E’ proprio qua, in questo dedalo di vie, montagne, acqua, torrenti, strade, che si snoda la storia narrata in “Senza una parola. I misteri del lago d’Iseo 1” (“She left no note” il titolo nella versione originale in inglese), pubblicato nel 2024 dall’autrice inglese di Worcester, ma trapiantata da diversi anni in un piccolo paese di montagna poco lontano dal lago, J.L. Crellin.

Caterina, nata e cresciuta a Sale Marasino, è una donna forte, indipendente, autoritaria. Sin da giovane sorprende tutti e tutte con la sua vita fuori dalle righe, fuori dall’ordinario: non si fa problemi a cambiare spesso fidanzato, si laurea in pochissimo tempo e viaggia in solitaria. È l’invidia e l’ammirazione dei suoi coetanei. Fino al giorno in cui non conosce Duncan Mitchell, inglese di Shortbridge, e se ne innamora perdutamente. Si trasferiscono a Londra, lei entra nell’azienda di famiglia del marito e in un batter d’occhio fa carriera, arrivando ai massimi livelii in poco tempo. Avranno dei figli, diventeranno nonni, compreranno un cottage in campagna, saranno la famiglia da Mulino Bianco che tutti si aspettano.

Finché un giorno, poco prima di Natale, mentre tutta la famiglia si riunisce per addobbare l’albero, Caterina non decide di farla finita.

Qualche mese dopo la perdita della moglie, Duncan decide di venire a Sale Marasino e trasferirsi nella vecchia villa appartenuta alla famiglia della compianta amata. Qui farà la conoscenza di Gioro, il giardiniere nonché vicino di casa che negli anni ha sempre mantenuto vivo il giardino padronale; Monica e Riccardo, la giovane ex inquilina con il proprio pargoletto, che tentano di sfuggire al marito e padre violento; Emma e Roberto, i titolari dell’agenzia immobiliare che nel corso dei decenni hanno gestito i conti della residenza.

Ecco allora che appare chiaro come non tutto quello che vediamo o sentiamo corrisponde sempre alla verità e non sempre le famiglie che crediamo “senza macchia” lo sono per davvero.

Duncan si ritroverà infatti alle prese con un grosso mistero, un segreto grande e inconfessabile che Caterina, in oltre 40 anni di matrimonio, è riuscita chissà come a mantenere tale. Insieme al nipote Mark, giunto in suo soccorso, Duncan riporterà alla luce un passato che, forse, sarebbe stato meglio lasciare sepolto.

Si era innamorato di lei immediatamente, ma la cosa straordinaria, aveva sempre pensato, era che lei si fosse innamorata di lui. Eppure, dove era finito tutto questo? Sì, erano passati quarant’anni, ma quella sensazione straordinaria non era durata neanche un anno. Non aveva mai ammesso, nemmeno a sé stesso, di essere deluso.

Senza una parola. I misteri del lago d’Iseo 1, J. L. Crellin, pag. 80

Si dice che ci siano due tipi di amore per ognuno di noi: il primo è quello che ci ruba l’anima, il cuore, che ci fa sentire le famose farfalle nello stomaco e che contemporaneamente ci fa a pezzi, ci disintegra, ci mette fuori dai giochi; il secondo è quello per la pace dei sensi, quello che ci fa sentire amati in tranquillità, ci avvolge nella sua serenità e ci accompagna per mano nel lungo percorso della vita.

Il primo, ovviamente, sarà l’amore rimpianto, quello a cui penseremo ogni volta che vedremo un bagliore, che sentiremo quella canzone, che ci farà sobbalzare nei sogni. Il secondo, per non esser da meno, sarà quello della vecchiaia, quello a cui sorrideremo e a cui, inconsciamente, mentiremo ogni volta.

L’autrice britannica, in questo romanzo di poco più di 300 pagine, riesce a mescolare in maniera strepitosa il genere mistery – con la tensione, la ricerca spasmodica della verità, gli indizi disseminati lungo i capitoli e che tengono alta l’attenzione – con il genere rosa, tanto bistrattato e tanto demonizzato, ma che alla fine riesce a far riflettere e a far ragionare ognuno di noi. 

Non manca, e non è cosa da poco, un velo di ironia nei dialoghi tra i personaggi più giovani, ovvero tra il nipote Mark e l’immobiliarista Emma, una neo Jessica Fletcher degli anni 2000: sarà proprio quest’ultima, insieme al suo collega Roberto, a tessere le fila e a risolvere il mistero.

E ad accompagnarci, inconsapevolmente, al prossimo capitolo “L’eredità del pittore – I misteri del lago d’Iseo 2”, di cui attendiamo presto la pubblicazione in italiano.


Senza una parola J. L. Crellin

Titolo: Senza una parola. I misteri del lago d’Iseo 1
Autore: J. L. Crellin
Editore: self publishing

Genere: Narrativa
Pagine: 317
ISBN: 9798879564204

Katiu Rigogliosi

Diplomata alla scuola d'Arte al corso di operatrice d'arredamento, nella vita si occupa di progettazione di interni, realizzando meravigliose SPA in giro per il mondo. Nata a Milano, cresciuta tra Piacenza e Bergamo, maturata sotto la mole di Torino, risiede oggi nella provincia al di là del fiume Oglio. Legge da quando ha memoria e non disdegna nessun genere, anche se le si illuminano gli occhi quando si tratta di sparatorie, uccisioni ed indagini. Gestisce un gruppo di Staffette Letterarie su Facebook, perché crede che la lettura condivisa in ogni parte d'Italia sia la cosa migliore che possa esistere.

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