“Sulla tua pelle. Il caso di Carol Maltesi”: l’inchiesta di Andrea Tortelli per restituire un volto a una giovane come tante vittima di femminicidio

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Carol Maltesi viene uccisa l’11 gennaio 2022 da Davide Fontana, vicino di casa, socio ed ex compagno, che il 20 marzo (dopo sessantotto giorni) si libera del corpo gettandolo in un dirupo di Paline di Borno, in provincia di Brescia, a pochi metri dal confine con Bergamo. Tra il 28 e il 29 marzo Fontana confessa: o meglio, si presenta in caserma per denunciare la scomparsa, si contraddice e confessa.

Andrea Tortelli, “Sulla tua pelle”, p.113

“Sulla tua pelle. Il caso di Carol Maltesi” (Giunti Editore, 2022 – acquista qui), di Andrea Tortelli, è un libro che racconta una storia tragica e vera – quella dell’omicidio di una giovane donna, Carol Maltesi – dal punto di vista di un giornalista che non solo ha seguito la vicenda, ma che ha avuto una parte attiva ritrovandosi a chattare e contribuendo a individuare il probabile assassino.

Ma è anche un libro capace di raccontare la vittima in tutto il suo splendore, in tutta la sua giovane vita, restituendole un’identità oltre ai pregiudizi e agli stereotipi. Chiamato a ricostruire un caso di cronaca che ha seguito e vissuto da vicino, Andrea Tortelli (giornalista bresciano e direttore del quotidiano online BsNews.it) non si è infatti limitato a raccontare la cattiveria del presunto assassino indugiando sui dettagli macabri, ma è stato capace di far trasparire la vita, la speranza di un futuro migliore, l’amore di una madre per il proprio figlio e la normalità di una delle purtroppo numerose vittime di femminicidio il cui cadavere è stato abbandonato, nella primavera del 2022, in un dirupo appena al di qua del confine bresciano.

Dalla provincia varesina al mondo dell’hard

Carol Maltesi è una giovane ragazza nata e cresciuta in provincia di Varese, a Sesto Calende, vicino al lago Maggiore. Diplomata come tecnico della moda e dell’abbigliamento, durante un viaggio conosce Davide e si innamora. I due decidono di andare a convivere e di avere un bambino, ma sono entrambi giovanissimi e ben presto iniziano a comparire i primi attriti, seguiti da continui dubbi, paure e insicurezze. Scelgono di lasciarsi e di tornare ognuno alla propria vita: Davide a Verona con il figlio piccolissimo, Carol a Varese con il nuovo compagno.

Arriva il Covid, il lockdown, il famoso andrà tutto bene che sventola dai balconi. Il lavoro di commessa di Carol si interrompe, ma le spese invece no, quelle continuano: bollette, affitto, spese per la vita di tutti i giorni. I soldi non bastano mai e così Carol, presa coscienza della propria bellezza, decide di aprire un canale su Only Fans, noto social in cui sempre più persone pubblicano propri contenuti a sfondo erotico (e non solo) in cambio del pagamento di un abbonamento.

Da Only Fans all’essere contattata con la proposta di girare dei film hard il passo è breve. Carol accetta, ha bisogno di soldi, il lavoro di attrice non la spaventa e sa che questo può essere un modo, veloce, per poter dare un futuro migliore a suo figlio.

La sparizione e il ritrovamento del corpo

Carol Maltesi, in arte Charlotte Angie, è diventata un’attrice hard apprezzata e richiesta perché brava, affidabile e naturale. Ma un giorno, all’improvviso, sparisce nel nulla. Nessuno ha più sue notizie, né la famiglia, né il nuovo compagno suo collega, né le colleghe o le amiche.

Alcune settimane dopo, lungo un dirupo nei boschi bresciani, un anziano che stava raccogliendo i rifiuti abbandonati dai turisti lungo i sentieri trova alcuni sacchi neri, grandi, ingombranti. Li sposta con l’intento di gettarli quando, da uno dei sacchi, compare una mano di donna, mozzata.

Da quel momento sui quotidiani locali, sulle riviste online e sui siti di informazione, è tutto un tam tam di notizie che descrivono il ritrovamento del cadavere di una giovane donna, fatta a pezzi e resa irriconoscibile, su cui spiccano però diversi tatuaggi: l’unico, prezioso indizio che può aiutare a dare un nome e un volto a quel povero corpo.

Il giornalista e le chat con il presunto assassino

Cosa si prova a chattare con un assassino? In molti, nei giorni successivi alla pubblicazione della notizia, me l’hanno chiesto. E forse la mia risposta, priva di qualsiasi alone letterario, li ha un po’ delusi. Ad essere sinceri non si provano grandi emozioni mentre si dialoga a distanza con un uomo che ha fatto a pezzi una donna e l’ha tenuta per due mesi nel surgelatore di casa.

Andrea Tortelli, “Sulla tua pelle”, p.87

Il giornalista Andrea Tortelli, mentre è a casa impegnato a preparare la cena al proprio figlio, comincia a seguire la notizia. Si informa, chiede, fa domande, cerca di individuare – attraverso quei tatuaggi – l’identità della vittima. E, quando ha una pista, riesce a risalire a numeri di telefono, a contatti, a persone che potrebbero sapere, a tatuatori che potrebbero aver conosciuto quella donna, arrivando al bersaglio.

È infatti grazie a queste spasmodiche ricerche se quel corpo ritrovato in un dirupo ha oggi un nome e se è stato ritrovato il suo presunto assassino, Davide Fontana, fotografo, amico, ex compagno della giovane. Davide, infatti, aveva tenuto acceso il cellulare di Carol e aveva continuato a rispondere ai messaggi delle persone che la cercavano sperando di far passare l’idea che lei si fosse ritirata da quel mondo, che si fosse nascosta per ricominciare una vita altrove, insieme a lui e al figlio.

Ma Davide Fontana non aveva fatto i conti con Andrea Tortelli, l’unico, in tutta l’indagine, a chiedere come prova un messaggio vocale. Un messaggio vocale che non è mai arrivato.

Da lì è tutto un susseguirsi di errori, di contraddizioni, di paure, di passi falsi, di dimostrazioni di innocenza andate a vuoto e di accuse a cui non trova risposta.

Davide Fontana verrà arrestato con l’accusa di omicidio volontario aggravato, distruzione ed occultamento di cadavere.

La fine di una giovane donna

Cattive ragazze? Capisco che i giornali devono semplificare, ma a scanso di equivoci: no, Carol non se l’è cercata. Il fatto che fosse un’attrice hard e non più una commessa non aggiunge nulla alla questione. Carol Maltesi non era una cattiva ragazza, ma soltanto una donna vittima di un terribile femminicidio.

Andrea Tortelli, “Sulla tua pelle”, p.150

Pur mettendo al centro la cronaca, il libro di Tortelli è chiaro su un punto: Carol Maltesi non se l’è andata a cercare. Carol Maltesi, infatti, era una normale ventenne: una ragazza che avremmo potuto incontrare tra le vie della nostra città, nei parchi, ai concerti, nei negozi. E questo deve essere rimarcato con forza, in quanto, dopo la tragedia di cui è stata vittima, molti l’hanno descritta come una poco di buono, come una ragazza di facili costumi, come una che se l’è andata a cercare.

Nulla di più falso. Carol Maltesi, infatti, è stata vittima di femminicidio ed è morta dopo essere stata picchiata, insultata e violentata dall’uomo che amava, in uno di quei tanti – troppi – episodi di violenza sulle donne che è dovere di tutti condannare e contribuire a estirpare.


Titolo: Sulla tua pelle
Autore: Andrea Tortelli
Editore: Giunti, 2023

Genere: Reportage giornalistico
Pagine: 192
ISBN: 8809968824

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Katiu Rigogliosi

Diplomata alla scuola d'Arte al corso di operatrice d'arredamento, nella vita si occupa di progettazione di interni, realizzando meravigliose SPA in giro per il mondo. Nata a Milano, cresciuta tra Piacenza e Bergamo, maturata sotto la mole di Torino, risiede oggi nella provincia al di là del fiume Oglio. Legge da quando ha memoria e non disdegna nessun genere, anche se le si illuminano gli occhi quando si tratta di sparatorie, uccisioni ed indagini. Gestisce un gruppo di Staffette Letterarie su Facebook, perché crede che la lettura condivisa in ogni parte d'Italia sia la cosa migliore che possa esistere.

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