“Un bacio con gli occhi”: amori e amicizie tra le corsie di un ospedale in pieno lockdown nel nuovo romanzo di Virginia Bramati
Recensione di Katiu Rigogliosi per Brescia si legge
Agata, figlia di una coppia di famosi musicisti classici, perennemente in giro per il mondo tra teatri, opere, festival e concerti privati, è una giovane neolaureata in medicina che, dalla culla di Monte Isola dove è nata e cresciuta, decide di trasferirsi per coronare il suo sogno e diventare medico a dispetto della sua famiglia che l’avrebbe voluta pianista concertista.
La sua meta è Milano, città cosmopolita che, a suo avviso, ha alcuni tra i migliori ospedali dove lei, ne è sicura, potrà imparare perfettamente il mestiere e diventare una brava dottoressa.
Ne ho avuto abbastanza del tragitto casa-università-casa, che prevedeva l’utilizzo di: una bicicletta, un traghetto, due autobus, una metropolitana e un paio di gambe allenate e veloci. Tragitto a cui ho sempre pensato mancasse solo la traversata del lago a nuoto e il tiro con la carabina all’arrivo in facoltà per essere riconosciuto come disciplina olimpica.
Virginia Bramati, “Un bacio con gli occhi”
Ma la strada di Agata non sarà semplice, soprattutto per il periodo in cui dovrà cominciare il suo praticantato a Milano, a cavallo tra la fine del 2019 e la primavera del 2020.
É questa la trama principale di “Un bacio con gli occhi” di Virginia Bramati (Giunti, 2022 – acquista qui), il nuovo attesissimo romanzo (dopo il successo di “Quello che ancora non sai di me”) dell’autrice milanese che ama ambientare parte dei suoi romanzi nella provincia di Brescia.
Una storia di amicizia e amori sbocciati
Agata divide l’appartamento in città con Chiara, un’infermiera appena assunta nello stesso ospedale in cui lavora. Le due ragazze fanno subito amicizia, in quanto si ritrovano molto simili e con una storia di fuga dalla città di origine. Chiara infatti è siciliana, e recupera le sue origini soprattutto nei meravigliosi piatti che fa trovare pronti ad Agata a ogni fine turno.
Edoardo Ruggeri è, invece, il medico strutturato che dovrà fare da tutor alla nostra protagonista. É un uomo serio, impostato, amante del jogging mattutino e aspirante al ruolo di primario del suo reparto.
Quando le loro strade si incroceranno nei corridoi dell’ospedale, accadrà qualcosa di miracoloso: Ruggeri, il medico intransigente, comincerà ad avere un debole per questa giovane dottoressa con la testa tra le nuvole.
Ma purtroppo l’attrazione non sarà l’unica cosa con cui dovranno fare i conti. Da Wuhan, una cittadina poco nota della Cina, sta arrivando uno dei virus più temuti, e più contagiosi, con cui il personale medico abbia avuto a che fare.
L’arrivo del Covid-19 e il lockdown italiano
Siamo chiaramente in pandemia da settimane, ma l’OMS ha deciso di dichiararla solo da pochi giorni. Ora si è decretato il lockdown, che al momento pare essere l’unica barriera contro la diffusione del virus. La situazione a Bergamo è drammatica, mentre la retorica del #Milanononsiferma, #Bergamononsiferma, per non parlare dell’ #andràtuttobene, quando è chiaro che già le cose stanno andando male, ha facile presa. […] La leggerezza arrogante di chi si crede immortale mi spaventa.
Virginia Bramati, “Un bacio con gli occhi”
É proprio nel periodo tetro del primo lockdown italiano, fatto di paure di ammalarsi e di contagiare qualcuno ma anche di spavalderia in chi si ostinava a dire che il virus non esisteva, che i nostri protagonisti Agata ed Edoardo scendono in campo.
Scendono in campo in quanto medici, in quanto gli unici capaci, forse, di dare un senso a ciò che ci comprometteva i polmoni, il cuore, la vita.
Agata ed Edoardo, così come l’amica infermiera Chiara o Enrico, l’altro giovane medico apprendista, si ritrovano a dover fare i conti con anziani da ricoverare senza avere un posto letto libero, persone da aiutare con bombole di ossigeno che scarseggiano e che devono dividere su più pazienti o famiglie da aiutare portando loro un pasto caldo. A tutto questo, ovviamente, va aggiunta la loro ansia di fallire, la loro paura di non riuscire a farcela, la loro stanchezza dopo un doppio turno di ventiquattr’ore filate.
L’amore vince su tutto
Ma Agata, Edoardo, Enrico, Chiara e gli altri medici ed infermieri presenti nel romanzo di Virginia Bramati riescono a fare l’impossibile, nella finzione così come nella realtà, dove migliaia di medici hanno sacrificato la propria vita – nel senso più stretto del termine – per provare a salvare tutti noi.
[…] non è certo il momento di pensare a questioni sentimentali … con tutto quello che succedendo e succederà.
[…] Ti informo che la gente si innamora e fa figli, e sempre seguendo la solita procedura, oltretutto, anche in tempo di guerra, anche sotto le bombe. C’è sempre tempo per l’amore, è l’istinto di sopravvivenza. Si ha bisogno di bello, di emozioni positive, di tenerezza condivisa, di passione.
Virginia Bramati, “Un bacio con gli occhi”
Ed è proprio questo che ci insegnano, o forse più semplicemente ci ricordano, i protagonisti del romanzo di Virginia Bramati: anche nei momenti più difficili, anche nei momenti più tesi e più sconvolgenti, aggrappiamoci al bello che ci circonda, all’amore dei nostri cari, all’affetto degli amici, alle carezze date ai nostri animali. E combattiamo contro l’ignoranza.
Titolo: Un bacio con gli occhi
Autrice: Virginia Bramati
Editore: Giunti, 2022
Genere: Romanzo
Pagine: 288
ISBN: 9788809891555
Se vuoi acquistare questo libro online, fallo attraverso questo link: sosterrai il progetto Brescia si legge.
Incontrarci non è stato facile, ora non perdiamoci di vista! Iscriviti alla nostra newsletter per essere aggiornato su ciò che accade sulla “scena letteraria bresciana”