“Vita di una ragazza”: l’incredibile diario di una bresciana moderna nel mondo di fine Ottocento

Una rara immagine della modella bresciana Marietta Ambrosi, scattata a Boston nel 1893

  Recensione di Piero Galli per Brescia si legge

Spesso, le sorprese più grandi e fruttuose nascono dal caso (o quasi). È quanto è capitato ai bresciani Federico Vaglia e Sergio Masini, due membri dell’associazione culturale Capitolium, che si sono piacevolmente imbattuti in una speciale opera letteraria: il diario di Marietta Ambrosi, modella cresciuta a Brescia nel secondo Ottocento, che ebbe una vita straordinaria e che visse e divenne famosa negli Stati Uniti.

Fino ad oggi inedito in Italia, debitamente tradotto e adattato in una gradevole veste editoriale, questo vecchio diario scritto dalla Ambrosi a quarant’anni e dedicato alla sua giovinezza bresciana ci viene oggi finalmente presentato nella sua interezza. Con le 172 pagine di “Vita di una ragazza” (Fen Edizioni, 2021 – acquista qui) torna perciò alla luce, per la prima volta in lingua italiana e arricchito da un ricco corredo di informazioni e commenti, un libro di memorie dal titolo “Italian Child-Life” pubblicato a Boston dall’autrice nel 1892.

Un libro “privato” che diventa per noi lettori un documento di profondo interesse, in quanto permette di ricostruire, attraverso i ricordi d’infanzia dell’autrice, la Brescia ottocentesca, oggi perlopiù scomparsa e descritta da un singolare punto di vista. Ma anche il risultato di un lavoro di ricerca notevole ed appassionato, iniziato “frugando” tra l’incredibile patrimonio di manufatti e di storie custodito nel cimitero monumentale Vantiniano.

Il vivido ritratto di una Brescia ottocentesca

Scritto a quarant’anni in forma di diario, il libro riporta i ricordi dell’infanzia, trascorsa a Brescia, di una donna dall’indole nostalgica che vive nell’America di fine Ottocento.

Attraverso i ricordi dell’infanzia, la Ambrosi descrive la Brescia dei mercati, delle cerimonie religiose, delle chiese e dei negozi, dei mestieri, dei giochi e dei sogni dei bambini, e persino delle malattie e delle difficoltà economiche.

Ricchissimo di aneddoti curiosi e di nomi di persone e di luoghi, il racconto autobiografico scorre rapido come un romanzo d’avventura. È impossibile non affezionarsi all’autrice e ai personaggi da lei descritti: si respira l’aria di una vita semplice, quotidiana, fatta di preziosi piccoli momenti, inanellati sul filo di una Brescia di cui oggi possiamo a stento riconoscere le tracce. Eppure, spesso, si tratta di fatti, personaggi, abitudini e usanze non troppo lontani nel tempo, come quando la piccola descrive lo spiedo bresciano, dandone una accurata descrizione che principia dagli uccellini utilizzati per cucinarlo.

Appassionata di viaggi e d’arte, la Ambrosi si dilunga in particolare nella descrizione dei suoi passatempi quotidiani, come quello di allevatrice di bachi da seta, o sulle sue passioni, come quella per il teatro e per le fiere.

Una sola immagine fotografica, quella di copertina, ritrae Marietta Ambrosi a Boston nel 1893, in una delle sue consuete pose da modella per artisti e fotografi, mestiere che l’ha resa celebre in America e non solo.

Un racconto di vita che potrà essere particolarmente apprezzato dalle giovani generazioni e che saprà svelare ai lettori di ogni gusto ed età la bellezza di una Brescia di molto tempo fa.

Una nuova casa editrice per una scoperta che ci riporta nell’Ottocento

Un capitolo a parte lo merita la genesi di questo libro, frutto di una vera e propria riscoperta.

Il merito di questo singolare ritrovamento spetta a Federico Vaglia a e Sergio Masini, membri dell’associazione culturale Capitolium, realtà impegnata nella cura e nella rivalutazione del patrimonio storico e monumentale contenuto nel cimitero monumentale cittadino.

Mentre erano impegnati nello studio del patrimonio contenuto nel Vantiniano (il cimitero monumentale più antico di Europa, inaugurato nel 1821), Vaglia e Masini hanno avuto modo di imbattersi e di approfondire con acume da ricercatori la figura di un personaggio straniero che, curiosamente, è stato sepolto a Brescia: il pittore e viaggiatore newyorkese Marcus Waterman. Ciò li ha condotti alla scoperta della moglie del defunto, Marietta Ambrosi, e quindi all’ancora esistente diario di quest’ultima, scritto e pubblicato in inglese a Boston a fine Ottocento ed oggi conservato in un fondo archivistico dell’americana Biblioteca del Congresso.

Il libro che ne è nato, “Vita di una ragazza”, è la prima pubblicazione della collana Storie di Fen, nuova avventura editoriale promossa da Pietro Freggio (titolare della Libreria La Fenice) e da Tiberio Faedi che ha curato l’impaginazione e la veste grafica. Una pubblicazione speciale, che ha il pregio di riportare per la prima volta in Italia un testo che parla di Brescia ma che fu scritto e pubblicato solo in lingua inglese, arricchendolo con utili note che integrano il documento e che accompagnano il lettore tra le pieghe della Brescia di fine Ottocento.

In coda, una breve biografia completa la conoscenza di una italiana straordinaria, naturalizzata americana, che è stata anche, per alcuni anni, curiosa e attenta bresciana, donna modernissima e cronista del suo tempo.


Titolo: Vita di una ragazza. Marietta Ambrosi, una bresciana moderna nel mondo di fine Ottocento

Autrice: Marietta Ambrosi
Curatori: Federico Vaglia, Sergio Masini
Editore: Fen Edizioni, 2021

Genere: Memoir
Pagine: 172
ISBN: 9788894645910

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Piero Galli

Raffaele Galli, detto Piero, è nativo di Brescia, classe 1976. Laureato in architettura al Politecnico di Milano, ha proseguito gli studi conseguendo una seconda laurea presso l’Accademia di Brera. Appassionato d’arte e artista poliedrico, ha al suo attivo undici libri e numerose pubblicazioni di minore entità, saggi ed articoli, oltre ad una settantina di partecipazioni a conferenze e convegni. Insegnante di Discipline geometriche e Design presso l’Istituto Tartaglia-Olivieri di Brescia, collabora quotidianamente, come ricercatore, con l’Associazione Nazionale della Polizia di Stato. Regista e autore, teatrale e cinematografico, ama comporre in autonomia le colonne sonore delle sue opere. Ogni quindici giorni, il martedì sera, conduce una trasmissione radiofonica di cinema e musica sull’emittente “antagonista” Radio Onda d’Urto. Tra i fondatori, è direttore artistico del Festival Intercomunale di Cinema Amatoriale di Brescia, che nel 2024 è giunto alla 25^ edizione.

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