“Voci sussurrate dal passato”: voci dall’antica Brixia (e dall’ex-Jugoslavia) nella raccolta di racconti di Francesca Fiammetta Brizzi

Recensione a cura di Candida Bertoli per Brescia si legge

Le atmosfere dell’antica Brixia romana e longobarda, storie personali ispirate a lapidi o reperti riemersi dal passato, ma anche episodi reali o liberamente ispirati al drammatico conflitto nei Balcani raccolti da un testimone oculare e trasformati in spunti narrativi dalla penna dell’autrice.

“Voci sussurrate dal passato” (Arpeggio Libero, 2022 – acquista qui) è una raccolta di racconti scritti da Francesca Fiammetta Brizzi, insegnante bresciana di 41 anni, laureata in Lettere classiche con specializzazione in Archeologia.

Un’opera personale suddivisa in due parti ben distinte, sia per l’ambientazione sia per l’epoca storica in cui avvengono le vicende narrate, unite dal filo degli interessi dell’autrice: nella prima parte il conflitto in ex-Jugoslavia, nella seconda l’antica Brixia romana. A unire il tutto le atmosfere del passato, prossimo o remoto, percepibili in entrambe le sezioni del volume e particolarmente efficaci nella sezione dedicata alla Brixia Romana che beneficia dell’approfondita conoscenza della storia antica da parte dell’autrice.

Racconti dall’ex-Jugoslavia e da Sarajevo

La prima parte racchiude dieci racconti, per alcuni dei quali l’autrice rivela di essersi ispirata alla testimonianza orale di un soldato di sua conoscenza appartenente alle Forze Internazionali di Pace dell’Onu, i cosiddetti “Caschi blu”.

Gli avvenimenti accadono in quello che fu il teatro della guerra nei Balcani, scoppiata alla fine del secolo scorso. Alcuni episodi appaiono maggiormente credibili, altri sono invece più fiabeschi come se, in filigrana, trasparisse il desiderio di ritrovare – anche nel corso di un’azione efferata come una guerra fratricida, quale fu quella in Bosnia – un’umanità di fondo, un desiderio di fratellanza e pace: sono storie d’amore, spesso commoventi, per le persone, i libri, un Paese, le proprie radici.

Tra i racconti più realistici, nella “Brigata universitaria” la voce narrante è l’edificio dell’Università di Vukovar, che ricorda l’atto di eroismo di un gruppo di studenti. Molto più simili alle favole sono, tra gli altri, “Per una madre”, in cui i soldati di opposte fazioni depongono momentaneamente le armi per consentire la nascita di un cucciolo di capriolo, “Il ragazzo che regalava fiori” o “La bibliotecaria” dove l’anziana addetta alla Biblioteca di Sarajevo insiste ad aprirla ogni giorno per raccontare una storia a chi la vuole ascoltare, anche se libri e scaffali sono scomparsi da tempo, utilizzati come combustibile.

Voci della Brixia romana

La seconda parte del volume è in misura maggiore frutto della fantasia e della cultura dell’autrice, che ha tratto ispirazione da oggetti e luoghi reali per narrare storie ambientate nel remoto passato di Brescia, ai tempi dei Romani e dei Longobardi.

Ad esempio, da una delle epigrafi che compongono il museo a cielo aperto del Lapidario di Piazza della Loggia a Brescia, nasce la novella “Farro e Miele”, in cui due coniugi, ripercorrendo il passato, rinnovano una più stretta complicità; o, ancora, nella “La Medusa d’argento”, a seguito della scoperta di un’antica sepoltura ritrovata in Palazzo Balucanti – sede attuale del Liceo Classico Arnaldo – riecheggia nuovamente la voce di una donna vissuta durante l’epoca della Brixia romana.

Nel complesso i racconti sono ben strutturati, ricchi di dettagli, interessanti e avvincenti anche grazie alla struttura articolata e diversificata di una raccolta in cui la finzione letteraria si fonde con la realtà. Peccato solo per la rivedibile cura editoriale: numerosi sono i refusi (come “Yoguslavia” sia nella quarta che nel risvolto di copertina) e gli errori grammaticali (ad esempio “delli studenti”,  “acuaplaning”), mentre l’uso della punteggiatura appare spesso poco meditato. Errori di forma che rendono a volte difficile la lettura e che avrebbero potuto essere evitati con una più accurata correzione delle bozze.


Titolo: Voci sussurrate dal passato
Autrice – Autore: Francesca Fiammetta Brizzi
Editore: Arpeggio Libero, 2022

Genere: Romanzo
Pagine: 148
ISBN: 9788833521114

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Candida Bertoli

È laureata in Giurisprudenza e dottore di ricerca in diritto amministrativo comparato: la tesi di dottorato, sulla protezione dei beni culturali, è depositata all’Unesco, a Parigi. Adora leggere fin da quando era bambina e le sue passioni sono l’arte e la storia. Per anni ha gestito i volontari del FAI sia a livello cittadino che regionale e ama raccontare Brescia. La sua casa è piena di libri, in ogni spazio possibile e di ogni genere. Partecipa al Festival della Letteratura di Mantova da sempre, e nel 2019 le è stato conferito il premio di “Massimo esperto della storia del Festival”

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